di Letizia Visconti II B e Antonio Pio Di Crescenzo III B
Trovare lavoro in Italia per i neo laureati non è un’impresa semplice. Iniziamo col dire che, come è purtroppo noto da decenni, il divario tra nord e sud nell’offerta di lavoro rimane molto evidente, tranne qualche rara eccezione.
Infatti le regioni più quotate, dopo la fine di una facoltà, per trovare lavoro sono: Piemonte, Lombardia, Veneto. C’è anche il dato non indifferente del dislivello medio degli stipendi in Italia tra Nord e Sud. Le statistiche aggiornate del 2018\2019 del consorzio Alma-laurea, che hanno analizzato come sono andate le cose per molti neolaureati, mostrano per esempio che fra gli estremi opposti di Enna, in Sicilia, e Bolzano, in Trentino Alto Adige, esiste una differenza che vale in media oltre 100 euro al mese e 40 punti percentuali in più nella possibilità di trovare un posto di lavoro. In generale, retribuzioni migliori e maggiore frequenza di avere un impiego sono più comuni per i neo laureati delle facoltà del Nord, mentre, via via che si scende verso il meridione, i risultati peggiorano.
Citiamo i dati di alcuni studi: secondo l’osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, la città con gli stipendi più alti è Bolzano con una media di 1500 euro circa e con un’occupazione del 73%. La prima città, collocata al Nord, che si trova nella media è l’Aquila, con una stima di circa 1300 euro. Il fanalino di coda è rappresentato dalla città di Ascoli Piceno con lo stipendio medio di 550 euro. Milano risulta, invece, la città con più offerte di lavoro, circa con 3000 posti disponibili ed è subito seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto con circa 2000 posti. Seguono il Piemonte con 1300 offerte, la Toscana con 1000 e il Lazio con 800 posti. Le altre provincie che offrono più lavoro sono Monza, Brianza, Bergamo e Firenze.