Quest’anno scolastico é iniziato nel migliore dei modi, ma purtroppo tutto ciò non è durato a lungo, perché d’improvviso ci siamo ritrovati ad affrontare nuovamente la DaD. Dapprima non abbiamo avuto nessun problema nel funzionamento di Classroom e Meet. Tutto era ripreso come la seconda parte dell’anno scorso. Ma durante quest’attività a distanza si sono verificati due episodi di black-out informatico che hanno suscitato sconcerto nella scuola.   Quando è successo? Il primo è avvenuto tra il 17 e 18 novembre. Sul sito del nostro Istituto inaspettatamente appare la seguente circolare:  – Si comunica che la scuola, in data odierna, è stata interessata da un’intrusione informatica abusiva che ha colpito, nelle ultime 48 ore, le piattaforme G-Suite di diverse scuole italiane. I tecnici della scuola stanno provvedendo al ripristino delle classi o alla loro creazione ex novo ove necessario-. Quest’atto di pirateria informatica aveva creato un grosso disagio a tutta l’organizzazione appositamente creata per la didattica a distanza. Grazie alla Preside, al suo staff e ai nostri tecnici è stato possibile riprendere in poco tempo, anche se tanto materiale didattico (tra cui vari compiti) è andato perso. Un altro crash si è avuto lunedì 14 dicembre.Le prime segnalazioni dei disservizi sono arrivate poco prima delle 13 per malfunzionamenti di Meet e Classroom. In particolare è saltato il servizio di videochiamata ,che ospita molte delle lezioni di milioni di studenti attualmente in DaD (Didattica a Distanza) in tutto il mondo. Poco alla volta noi studenti siamo stati espulsi dalla lezione on line a cui stavamo assistendo e non siamo più riusciti a rientrare. In questa fascia di orario, con ritardo, abbiamo percepito che il sistema era andato in tilt e ci siamo ritrovati scollegati dalle lezioni sul più bello della spiegazione di storia o, per i più fortunati, dell’interrogazione di matematica e inglese. Chiunque provasse a collegarsi al sito riceveva come tutta risposta: «Si è verificato un errore. Riprova più tardi. Nessun’altra informazione disponibile». In tutto questo caos sono stati inventati dei messaggi ironici , rivolti a studenti e professori ,comparsi per qualche minuto durante il down di Google sui principali sistemi informatici utilizzati per la didattica a distanza in Italia. «Il vostro amico hacker ha pensato di anticipare le vacanze», si legge in uno dei tanti messaggi comparsi sugli schermi delle aule ‘virtuali’. Qualcuno ipotizza che siano state «bucate» le piattaforme per la Dad approfittando proprio del collasso di Google, anche se la maggioranza degli esperti lo esclude. Qualche studente l’ha presa anche a ridere. Tanti  si sono riversati su Twitter per ‘festeggiare’ la vacanza improvvisa. «Potevi farlo prima, non a fine lezioni», ha scritto un utente. C’è chi ha citato un film: «Questa parte della mia vita, questa piccola parte, si chiama felicità». «PER FAVORE CONTINUASSE PER 72ore. GRAZIE», si leggeva in un altro post. E quando il problema è risolto, la reazione di noi studenti è stata allo stesso modo immediata. «Google comincia a riparare YouTube. Per Meet e Classroom puoi fare con calma, mooolta calma», ha scritto un altro utente. «E’ stato bello finché è durato studenti ci avevamo creduto», si leggeva in un altro post. Infine , d’un tratto, tutto è stato riparato e noi studenti non abbiamo creduto a  ciò fino a quando abbiamo ricevuto l’invito della nostra professoressa a partecipare alla videolezione per «concludere l’interrogazione» scriveva. Noi con tanto di coraggio siamo entrati e abbiamo avuto anche un buon voto! La nostra classe era molto preoccupata e allo stesso felice; nel primo caso per la paura di non ritrovare più tutti i nostri elaborati, nel secondo invece, eravamo convinti che l’indomani non avremmo potuto partecipare alla DaD. In tutto questo possiamo dire di avere trascorso questa «brutta» giornata tra  risate e preoccupazioni!           LUANA DI DONATO CHIARA SZLUFIK (3^ C)