Il 2020 passerà alla storia come il peggior anno di sempre. Quello che apparentemente sembrava essere un anno tranquillo, si è rivelato invece un incubo. Tanti sono gli avvenimenti che hanno reso quest’anno tremendo, gli stessi che rimarranno impressi nella memoria collettiva di tutto il mondo. Uno dei primi episodi tragici è stato l’insieme di incendi avvenuti in Australia e in Amazzonia; oltre 3 milioni di ettari distrutti e innumerevoli specie di animali colpiti. Altri di rilevanza mondiale ne sono seguiti già nel primo mese dell’anno. Ma l’avvenimento che ha segnato di più il 2020 è stato senza dubbio la scoperta del virus 2019-nCoV che in seguito è stato chiamato Covid-19. La scelta di questo nome deriva da Co(corona); Vi(virus); D(‘disease’, malattia) e 19 (l’anno di identificazione del virus). Tutto è partito a Wuhan, da quella che si pensava fosse una “polmonite anomala, che, invece, solo dopo una ricerca approfondita del medico cinese Li Wenliang, si è scoperta essere qualcosa di molto più grave. Bisogna ricordare che Li fu il primo medico a dare l’allarme di un nuovo ceppo di coronavirus ma fu accusato di diffondere notizie false; egli muore proprio di Covid. Il 2 aprile è stato proclamato eroe nazionale. In poco tempo, il Covid è arrivato in tutto il mondo e il numero dei contagi è diventato sempre più alto. Nessuno può dimenticare lo straordinario impegno di medici ed infermieri che hanno lavorato e lavorano giorno e notte a sostegno degli infetti anche se costretti a lavorare in condizioni pericolose per non contrarre il virus. A loro va un grande grazie. Oltre alle migliaia e migliaia di morti, la pandemia ha generato un danno economico non indifferente. La quarantena e la chiusura di quasi tutte le attività commerciali hanno provocato la messa alle strette di molti lavoratori, i quali si sono ritrovati da un giorno all’altro senza lavoro e quindi senza i mezzi economici sufficienti per vivere. Un grande sostegno è stato dato anche dallo Stato che ha messo a disposizione diversi aiuti economici. Ma purtroppo la situazione rimane difficile.
Non vi è dubbio che il coronavirus ha portato importanti cambiamenti nelle nostre vite. È proprio vero che noi esseri umani apprezziamo le cose solo quando le perdiamo. La lezione più grande appresa da tutta questa brutta situazione è che non bisogna mai dare per scontato che le cose non cambieranno mai; infatti, è stato difficile abituarsi a non avere più contatto umano (come ad esempio ricevere un abbraccio o fare una semplice passeggiata senza indossare la mascherina). Altrettanto difficile è stato adattarsi alla “Didattica a distanza” (DAD), pur nella consapevolezza della sua utilità in una tale situazione . Ma siamo sicure che, ognuno di noi, abbia compreso l’importanza dei piccoli gesti a cui prima magari non davamo il giusto peso.
Con l’augurio che il 2021 sia migliore, lasciamo il 2020 alle spalle senza però dimenticare ciò che così profondamente è cambiato nelle nostre vite e nella società. +*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+
MARTINA DI MICCO, MARGHERITA SABATINO, MARIA VERDE (4^ C)