//UN INIZIO D’ANNO SCOLASTICO… A SINGHIOZZI

UN INIZIO D’ANNO SCOLASTICO… A SINGHIOZZI

di | 2020-12-23T00:37:59+01:00 22-12-2020 18:04|Alboscuole|0 Commenti
Quest’anno scolastico è cominciato in maniera diversa rispetto a tutti gli altri anni.  Noi studenti desideravamo tornare a scuola e, con molti dubbi, paure ed insicurezze ad ottobre siamo ritornati in classe. Quando ho varcato la soglia del cancello della scuola mi sono resa conto di quanto mi fosse mancata. Mentre salivo le scale, i ricordi riaffioravano nella mia mente. Pensavo a quando durante la ricreazione salutavo gli amici che si trovavano nelle altre classi (senza distanziamento nè mascherina) e a quanti nuovi cambiamenti avrei vissuto.  Appena arrivata al piano della mia aula, ho notato i vari dispenser contenenti disinfettante situati fuori ogni porta, i cartelloni in cui erano presenti le regole da rispettare ed infine alunni e professori che con rammarico si salutavano da lontano senza poter togliere la mascherina. Arrivata in classe ho finalmente rivisto i miei compagni di classe, i miei professori e ho  potuto risentire dopo molti mesi l’”odore di scuola” (che mi era mancato tantissimo). In un primo momento sono stata felicissima, in fondo ero ritornata nel posto che mi era mancato di più.  La mia felicità è stata un po’ scalfita dal fatto che non potevamo avere dei contatti tra di noi, che non avremmo avuto un compagno di banco e non avremmo più potuto fare tutte quelle piccole cose che insieme ci facevano divertire, per colpa di questo virus che ci obbliga a stare lontani. Dalla mia postazione, mi guardai intorno e mi resi conto di come fosse tutto diverso da quello che ho sempre vissuto: entrate a scaglioni, orari delle lezioni ridotti, banchi singoli e mascherina sempre indossata. Dopo circa due/tre settimane di questa nuova “scuola”, si verifica un caso Covid. La scuola viene chiusa alcuni giorni per disinfestazione. Ed è la prima avvisaglia di ciò che da lì a poco sarebbe accaduto. La nostra fu una delle poche scuole  dell’ Agro Aversano che ebbe meno casi; ma a seguito degli elevati contagi presenti nella nostra regione, il  Governatore De Luca decide di chiudere tutte le scuole, di conseguenza “noi studenti” tutti a casa. Ripartono le lezioni online, e ricomincia l’incubo. La Didattica a distanza ci permette di poter svolgere il programma di studi, ma ci sono tante problematiche; mancano gli strumenti elettronici adatti, ci sono frequenti problemi di connessione e di comprensione, perché, si sa, da un computer è molto più difficile apprendere. Ma ci manca soprattutto “la vita scolastica”, fatta di rapporti ravvicinati, di abbracci, sorrisi, buonumore e malumore (di compagni e professori), di comprensione ed incomprensioni, di solidarietà o di sana rivalità. A noi studenti mancano le carezze e le rassicurazioni dei professori. Insomma, ci manca “il colore della realtà”! Spero che al più presto si risolva questa situazione, che si possano passare di nuovo dei pomeriggi interi a scuola a fare dei progetti e  tutte quelle cose che prima reputavamo “normali” con la consapevolezza di quanto debba essere apprezzata la normalità, perchè anche quella può esserci portata via, così come purtroppo abbiamo vissuto e stiamo vivendo tutt’oggi.   DOMENICA FEDERICA  SCHIAVONE (4^D)