di Giovanni Tacchio – classe 2 sez.H
Diego Armando Maradona (Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo argentino, di ruolo centrocampista, campione del mondo nel 1986 e vicecampione del mondo nel 1990 con la nazionale argentina.
Con la nazionale argentina ha partecipato a ben quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986; i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono due record, successivamente battuti.Contro l’Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio per cui è spesso è ricordato.
Il 2 novembre 2020, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni, viene portato d’urgenza in una clinica di La Plata a causa di un crollo emotivo e il 4 novembre, a Buenos Aires, subisce una delicata operazione al cervello per la rimozione di un ematoma subdurale di origine traumatica.
Muore improvvisamente il 25 novembre per un edema polmonare acuto conseguente a insufficienza cardiaca.
Paolo Rossi (Prato, 23 settembre 1956 – Siena, 9 dicembre 2020) è stato un calciatore e opinionista italiano, di ruolo attaccante. Con la nazionale italiana si è laureato campione del mondo nel 1982.
Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri detiene il record italiano di marcature nei Mondiali a quota 9 gol, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro.
Iniziò a giocare a calcio all’età di nove anni con il Santa Lucia, squadra messa in piedi dal medico della frazione, il dottor Paiar; nella stessa squadra militava anche il fratello maggiore Rossano. Al padre Vittorio, ex ala destra del Prato, è dedicato il campo sportivo del Santa Lucia. Dal primo matrimonio nasce il figlio Alessandro; dopo il divorzio, nel 2010 si sposò con la giornalista Federica Cappelletti, dalla quale ebbe due figlie.
Accusato di aver truccato la partita Avellino-Perugia (nella quale firmò peraltro una doppietta), Rossi venne squalificato dalla CAF per due anni, perdendo così anche la possibilità di partecipare con la nazionale all’imminente campionato d’Europa 1980 casalingo.
Paolo Rossi muore il 9 dicembre del 2020 a Siena.
Paolo Rossi è stato un calciatore onesto e viveva la sua vita regolarmente, senza abusare di droga o di altre sostanze che avrebbero potuto alterare le sue prestazioni.
Quando ha finito di giocare ha vissuto la sua vita regolarmente, come un uomo normale pieno di vita e allegria.
Maradona al contrario non è stato un esempio da seguire come Rossi , è stato un grande calciatore ed ha alzato anche la Coppa del Mondo del 1986.
Ma nel 1994 è stato sorteggiato per un test chiamato Anti doping: un esame che dimostra se un calciatore prima delle partite abusa di stupefacenti o medicinali che possono alterare le sue prestazioni rendendolo più resistente di un altro giocatore.
A quel test lui risultò positivo e questa cosa macchiò irrimediabilmente la sua immagine.
Lui di sicuro sarà stato un grande calciatore, ma la cosa più brutta è che non sapremo mai se tutte quelle partite sono state vinte regolarmente.
Un gesto irrispettoso che ha anche rovinato la sua immagine è stato quello della “ Mano De Dios”, quel gol fu segnato di mano e la cosa più tragica è che un po’ di tempo dopo quando fu intervistato disse che quella mano non era la sua ma quella di Dio.
La sua vita è stata segnata da tanta droga e donne da cui ha avuto figli che non riconosceva.
E’ stato un grande calciatore ma come uomo non è stato proprio esattamente un esempio per altri giovani.