Un amico come supereroe
Lunghi baffi è stata una salvezza per me , anzi direi per tutti noi!
Parla la sua assistente, io, la signora Stace , colei che lavora insieme da una vita.
Viene chiamato così per mezzo dei suoi lunghi baffi. Andrew è il suo vero nome. E’ il miglior detective di tutta la cittadina di Ratzin!
Il suo viso è tondo e paffuto, la sua carnagione pallida, i suoi capelli sono come delle tende morbide e setose. Ha una fronte spaziosa e delle sopracciglia folte come un bosco e nere come le fotografie degli anni 80. I suoi occhi sono sulla tonalità del verde, lucenti e brillanti, le sue labbra secche e sottili mentre il suo sorriso amaro. Il suo collo è largo,forse per far aderire meglio le sue cravatte…
L’elemento che più lo caratterizza è la sua lunga barba: una parte della foresta amazzonica dipinta da un nero cupo.
Per la cronaca prima mentivo, lui odia le cravatte!
Non è il tipo da giacca e cravatta ,per via del suo fisico ossuto e per il voler passare inosservato. Indossa abitualmente t-shirt e felpe dai colori tenui e chiari e jeans sull’intensità del blu, le sue scarpe sono della Nike, sportive e comode.
Porta con sè uno zainetto, non una valigetta come tutti gli altri. Questo zaino è bianco-grigiastro , un po’ come il colore delle nuvole. Lì ci sono tutti i suoi documenti e il suo computer .
Lui è solito visitare e frequentare luoghi comuni perché è lì che risolve i casi più insoliti, inaspettati ma, allo stesso tempo, ammirati da tutti.
Ama la natura. Il suo colore preferito è il verde perché dice che gli ricorda i prati della sua casa vacanze in Portogallo .
Prima di andare in ufficio, dove programma il resto della sua giornata , passa dalla caffetteria Flast per sorseggiare e gustare la sua amata bevanda: CAFFÈ con poco zucchero .
Vi ho già detto che ama le caramelle? Forse no, adora quelle alla menta e al suo amato caffè, le porta sempre con sè e, prima di iniziare una conversazione, ne mangia una .
Mi sono sempre chiesta se contenessero delle ricariche energizzanti, ma lui dice che sono prive di aggiunte chimiche . Chissà …
Ama i cani, ne ha uno, un barboncino di taglia piccola colore beige, pelo folto e occhi azzurri, è sempre al suo fianco. Se lui è un tipo che odia essere al centro dell’attenzione, il suo cane è tutt’altro, collare stravagante perlato, Lulu indossa sempre vestiti colorati e sfarzosi .
Sarei sempre voluta essere quel cane: croccantini pregiati, casetta incantevole, ciotola per l’acqua a pois ed un padrone onorato da tutta Ratzin, insomma, chi più ne ha più ne metta!.
Andrew ama lo sport, fa una corsetta mattutina alle 7 in punto e nonostante questo ha un fisico da non invidiare per la sua scorretta alimentazione .
Forse vi starete chiedendo come faccia a sapere tutte queste cose , semplice, oltre ad essere la sua assistente , sono anche la sua amica di infanzia .
Per farvi un esempio dei casi più ammirati, vorrei raccontarvi la tragedia dei GL8 .
Eravamo a Ratzin, era un giorno come tutti: sole e nuvole che si contrastavano e venticello che faceva scuotere le prime foglie di primavera . Sembrava la solita routine quotidiana, ma ad un certo punto , si seppe la notizia di un ipotetico concerto in paese .
Se devo essere sincera, io non ci credevo: non si erano mai fatti concerti prima d’ora, nemmeno il cantante più sconosciuto era mai venuto a Ratzin!
Quella notizia, però continuava a girare .
Era vero!
I paesani erano tutti emozionati, non erano più disponibili i biglietti da ormai tre settimane, gli hotel erano tutti pieni, addirittura si diceva che a questo concerto sarebbero venute persone da ogni parte del mondo .
Mi fermai , pensai , ragionai , subito dopo strillai: “ I GL8? Oh, perbacco è la band che ha vinto il talent music show!! “
Non potevo crederci!
Pensai solo a procurarmi dei biglietti per lunghi baffi, che amava la band, ma subito mi ricordai del soldout .
Nessuno si aspettava un’ esibizione da parte di una band così famosa!
Ormai ci si aspettava solo gioia e tanto divertimento per coloro che erano riusciti ad accaparrarsi i biglietti .
Il pomeriggio, dopo la pausa pranzo, tornai in ufficio, mi sedetti sulla mia poltrona e mentre cercavo dei documenti , trovai una lettera . Ricordo ancora la mia espressione quando vidi di cosa trattava e subito mi precipitai a recapitarla al mio capo.
Lunghi baffi amava letteralmente i GL8!
A prima mattina appena arrivava in ufficio, dovevo immediatamente lasciare tutto quello che stavo facendo, per correre ad alzare il volume della radio e filare subito via finché la sua canzone preferita di questa band non fosse finita .
Dicendovi la verità ero più sorpresa ed eccitata io che lui . A primo impatto mi apparve questa la sua impressione, ma precisamente dopo 45 secondi di ticchettio dell’orologio , Lunghi baffi , saltò dalla sedia e si precipitò al centro della stanza. Iniziò a strillare e ad urlare: “ I GL8?! Non posso crederci! Se è un sogno non svegliarmi!!!” mi pregava .
Ancora incredulo dell’invito ricevuto, mi fece compiere una telefonata per disdire tutti i suoi impegni che avrebbe dovuto avere nelle prossime giornate e mi fece scrivere una lettera come ringraziamento per i biglietti .
Il giorno del concerto fui sorpresa , perché mi arrivò una lettera per posta , era una risposta al ringraziamento da parte dei GL8, e un invito anche per me .
Chiamai e avvisai subito Lunghi baffi, saremmo potuti andare insieme .
Incoscienti ed ignari di tutto ciò che sarebbe successo, ci presentammo al concerto.
Iniziò con la trasmissione del brindisi fatto dietro le quinte sul maxischermo. Subito dopo si presentarono sul palco, ringraziando tutti per la presenza e augurandoci un buon ascolto .
Io e Lunghi baffi ci stavamo divertendo sul serio! Non eravamo così felici dal nostro 18esimo compleanno!
A furia di cantare a squarciagola, stavamo perdendo la voce .
Tutto andava nel verso giusto, le canzoni sembravano ancora più belle dal vivo, ma ad un tratto Josh , il capo band , o meglio il pianista migliore di tutta l’America , si accasciò sul pianoforte .
Un silenzio calò fra tutti noi e subito dopo il silenzio si trasformò in urla di panico e paura .
Dopo pochi minuti intervenne la polizia, che subito sentenziò dicendo:” Avrà avuto un arresto cardiaco oppure un infarto. Tutti sanno che Josh assume sostanze stupefacenti”.
Al mio capo questa teoria non convinse, in quanto fan da 5 anni, sapeva che Josh era ormai in cura da più di 3 anni e che aveva promesso di non assumere più bevande e sostanze tossiche.
Josh ormai era astemio ed il suo organismo pulito , infatti quando fecero il brindisi, Josh nel suo bicchiere aveva un liquido bianco al contrario di tutti che avevano dello spumante .
Andrew, provò a dire la sua , ma fu subito zittito dalla polizia che era sempre più convinta della prima tesi. Loro, però non ne sapevano quanto lui , infatti il nostro detective subito pensò ad un collegamento con il brindisi fatto precedentemente. Contemporaneamente arrivò il medico che diede ragione ai poliziotti e disse ad Andrew :” Se fosse stata colpa del brindisi , avrebbero subito tutti le conseguenze , tutti i componenti della band e non solo Josh .”
Lunghi baffi chiese di far riprodurre il video di quello sciocco brindisi poiché aveva intravisto una figura molto simile a quella di un competitore invidioso .
Andrew aveva visto tutti i programmi del pianista e sempre c’era il suo sfidante: Dario, il suo più grande competitore, cugino del chitarrista che faceva parte dei GL8.
Dario era senza lavoro da più di due mesi, e doveva mantenere la sua famiglia così in prossimità del tour che avrebbe fatto il famoso gruppo musicale , chiese al cugino chitarrista Lorenzo,se poteva accompagnarli durante i concerti, come aiuto in generale. Lorenzo propose questa opzione a Josh pur sapendo che fra lui e Dario non scorreva buon sangue.
Lunghi baffi aveva già immaginato come era andata la scena. Entrò nel camerino, alzò lo sguardo e trovò due bellissime telecamere . Chiese aiuto al tecnico delle luci che immediatamente lo aiutò. Ebbe così la dimostrazione che non si sbagliava: era tutta colpa di Dario.
Ci voleva però qualche altra prova concreta . Frugando nel frigo dove erano presenti bottiglie di champagne e bottigliette di acqua per Josh , trovò nascosta dalla scodella timbrata “di Dario” delle pasticche addormentati con un effetto di 4 ore .
Andrew, il detective , con le sue prove concrete corse sul palco e fece trasmettere il filmato delle telecamere. Rimasero tutti sorpresi anch’ io, per quanta professionalità avesse lunghi baffi a lui non servivano le parole, lui voleva solo fatti e prove .
Subito dopo 20 minuti Josh , stordito , aprì gli occhi , aveva già capito tutto , si alzò e abbracciò il mio capo .
Improvvisamente si alzò un coro di voci che ringraziavano Andrew . Dario finì in prigione, mentre il supereroe di Josh finì su tutte le gazzette del mondo .
Ed è questo uno dei suoi casi più applauditi e ricordati da parte di tutta l’America e non solo !
Sono fiera di essere l’assistente di un supereroe.
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