In tutto il mondo il 23 novembre, si celebra il Fibonacci Day. Anche noi della 1°A, con la professoressa di matematica, abbiamo dedicato a questo grande matematico qualche ora per conoscerlo un po’ meglio. Io, in realtà, prima non lo conoscevo per niente, ma grazie alla mia professoressa, ho scoperto questo importante personaggio del Medioevo. Quest’anno si ricordano gli ottocentocinquanta anni dalla sua nascita, avvenuta a Pisa da una famiglia di mercanti. Il suo nome “originale” era Leonardo Pisano, però, essendo figlio di un certo Bonaccio, il nome Fibonacci nasce da “figlio di Bonaccio”.
Ha risolto molti problemi matematici, ma il più importante è stato quello proposto, durante un torneo matematico, dall’Imperatore Federico II di Svevia, che riguardava il numero di coppie di conigli che nascevano da una coppia iniziale in un anno, in un campo chiuso. Risolse il problema attraverso una successione di numeri, in cui ogni numero si ottiene sommando i due precedenti (1,1,2,3,5,8,13,…). Dalla serie di Fibonacci si ottiene un numero irrazionale PHI, comunemente indicato con una lettera greca, che è meglio conosciuta come “sezione aurea” o “divina proporzione”. La sezione aurea è un numero decimale illimitato, pari a 1.61803…, che si ottiene dal rapporto tra qualunque numero della serie e il suo precedente. La professoressa ci ha spiegato come la sezione aurea è associata all’idea di armonia e di bellezza e la possiamo ritrovare nell’arte, ma anche nel corpo umano. Dimenticato per lungo tempo, Fibonacci è stato rivalutato soltanto nel ‘900 quando si è osservato che la sua serie si trova in molti fenomeni della natura, poiché molte delle forme sono fondate sulla successione di Fibonacci e sulla sezione aurea, ad esempio gli uragani, le galassie, la disposizione dei semi dei girasoli, la disposizione delle scaglie dell’ananas. La professoressa ci ha spiegato che un tipo particolare di conchiglia, detta Nautilus, ha la forma di una spirale logaritmica che è legata ai numeri di Fibonacci. Abbiamo disegnato la spirale partendo da una serie di quadrati e rettangoli successivi costruiti con i numeri della serie di Fibonacci al cui interno abbiamo poi disegnato un quarto di cerchio. Successivamente abbiamo esaminato una pigna. Le sue bratee erano disposte in due serie di spirali: otto in un senso e tredici in un altro, notando come anche qua si ripresentavano due numeri della serie di Fibonacci. Lo stesso abbiamo fatto con un’ananas. Il numero delle sue scaglie corrisponde sempre a una coppia della sequenza di Fibonacci. I suoi numeri si trovano anche nella filotassi, cioè la disposizione delle foglie di una pianta sul fusto. Fino ad oggi non immaginavo che i numeri potessero essere legati al concetto di bellezza e armonia. Questa giornata mi ha fatto conoscere questo matematico, ma mai avrei immaginato che dietro la perfezione e la bellezza della natura si nascondessero i numeri.
Alessandro Valentino
Classe 1^A
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