Come ormai di consuetudine, la mia scuola ha aderito alla campagna nazionale “Libriamoci” che vede impegnate le istituzioni scolastiche ad organizzare delle giornate di lettura normalmente in presenza, ma quest’anno anche a distanza e in modalità mista. L’obiettivo di questo progetto è quello di diffondere e accrescere l’amore per i libri e l’abitudine alla lettura. Quest’anno il tema proposto da Libriamoci è stato “Positivi alla lettura” in un periodo in cui codesto termine può evocare pensieri di paura. Nello specifico nella mia scuola, l’Istituto Comprensivo “G. Calò” di Ginosa, abbiamo ha deciso di farci “contagiare dalla gentilezza”. Per questa occasione, a causa dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, non abbiamo potuto organizzare un vero e proprio salotto letterario come negli anni precedenti; inoltre, la maggior parte dei miei compagni davanti alla libera scelta sottoposta alle famiglie dal presidente della regione Puglia, Emiliano, sul come fare lezione hanno scelto di seguire la modalità online. Perciò ho vissuto quest’esperienza in maniera molto differente rispetto alle scorse edizioni.
La mia classe ha deciso di svolgere questo “incontro” durante le ore pomeridiane di giovedì 19 novembre; in classe eravamo solamente quattro, ma la restante parte della classe ci accompagnava da casa attraverso la videolezione proiettata sulla LIM. Tutti abbiamo scelto e presentato alla classe una frase, una poesia o una pagina di un libro che rispecchiasse il tema di quest’anno da dedicare ad un compagno di classe o ad un amico. Ci siamo divertiti a leggere, a motivare le nostre scelte e a “metterci a nudo” davanti a tutti, mostrando i nostri sentimenti ed esprimendo le nostre idee. Si è sentita, però, la mancanza dello stare tutti insieme felici, spensierati e, soprattutto, senza mascherina e distanziamento sociale, con il sorriso stampato sulle labbra e la battuta sempre pronta, stesi in cerchio su un tappeto a fissare il soffitto. Ci è molto mancato il momento conviviale che ha caratterizzato i nostri incontri letterari del passato. Un salotto letterario senza cibo… impossibile! Il cibo è condivisione, è scambio di sapori, gusti e tradizioni, specie in una classe multietnica come la mia. In compenso, però, una nostra professoressa ha preparato una poesia che ha recitato per noi alunni portandoci a provare una sincera emozione.
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro” (Umberto Eco)
Alessandro Cellamaro
Classe 3^A
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