Il mio giorno più bello trascorso con la natura non poteva non essere che un giorno al campeggio scout. Ebbene sì, sono un lupetto scout e quindi ogni anno trascorro una settimana col mio branco, totalmente immerso nella natura. La vacanza di branco dello scorso anno, siamo andati ai Laghi di Monticchio, una frazione di Rionero in Vulture, in Basilicata. Già durante il percorso in pullman i miei occhi vedevano il paesaggio cambiare. Gli uliveti, le viti e i campi coltivati, lasciavano il posto a castagni, noci, noccioli e alla collina si sostituiva la montagna. All’orizzonte il verde degli alberi si univa con l’azzurro del cielo. Quando sono arrivato sentivo solo il silenzio, interrotto dal ronzio degli insetti, dal cinguettare degli uccelli, dal fruscio del vento che faceva muovere le fronde degli alberi e dai nostri canti. Subito dopo abbiamo svuotato i nostri zaini che io paragonerei a un masso dato il loro peso e successivamente ci siamo seduti sulla terra umida per pranzare. Mentre mangiavo, ho intravisto un verme gigante e mi sono spaventato, perché anche se sono uno scout gli insetti proprio mi non piacciono. Durante questi sette giorni facemmo escursioni attraverso sentieri che ci portarono in boschetti in cui ci divertimmo con i nostri giochi. In una delle nostre esplorazioni siamo andati a vedere i laghi: il Lago Piccolo e il Lago Grande. Il colore delle loro acque è diverso: il Piccolo è di colore verdastro mentre il Grande è di color verde oliva. All’interno vivono pesci e anfibi e famiglie di ochette. Mi sono divertito molto a vedere i pesci guizzare fuori dall’acqua formando cerchi concentrici. In alto, tra la vegetazione spiccava un edificio bianco: l’Abbazia di San Michele. Nel bosco ci sono moltissimi animali come i cinghiali e, a proposito di questi, una notte mentre dormivo ne ho sentito uno. Che paura! Al campo ho capito anche che ci possono essere piante che possono dare prurito come ad esempio l’ortica, in cui io sono caduto. È stata un’esperienza “urticante”. Il momento più bello è sempre la notte della veglia alle stelle in cui noi ringraziamo il Signore per le meraviglie della natura, parliamo e poi gridiamo alle stelle la nostra rabbia. Dopo questa esperienza in mezzo alla natura posso dire di esserne uscito più calmo e sereno perché la natura ti regala emozioni che rafforzano il corpo e l’anima.
Alessandro Valentino
Classe 1^A
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