//Un viaggio nel e del cuore

Un viaggio nel e del cuore

di | 2020-11-23T16:37:43+01:00 23-11-2020 16:37|Alboscuole|0 Commenti
Era Luglio del 2018, io e la mia famiglia per la prima volta ci mettemmo in viaggio per il Trentino, consapevoli dei tanti chilometri da percorrere ma impazienti di scoprire questa nuova terra dalle alte montagne e gli innumerevoli laghi. Arrivati a destinazione, il nostro albergo era immerso nella natura, precisamente su una collina circondato da un foltissimo bosco e di fronte un lago incantato. I miei occhi rimasero incantati nel vedere questo piccolo paradiso, questa regione famosa per i suoi paesaggi mozzafiato. Era la prima volta che vedevo montagne così alte e respiravo quell’aria frizzantina pura! A seguire nei giorni successivi abbiamo deciso di viverci a pieno questa bellissima terra facendo tantissime escursioni. Partimmo alla scoperta dei vari laghi fra cui il famosissimo Lago di Braies dove noleggiammo una barca a remi e costeggiammo tutto il lago, qui la natura era incontaminata attorno a noi abeti, betulle e faggi insomma eravamo in mezzo a paesaggi tipicamente alpini, boschi infiniti e panorami suggestivi! Un giorno decidemmo di metterci alla prova e percorrere la più amata e frequentata delle ciclabili del Trentino Alto Adige, la cosiddetta San Candido-Lienz lunga 44km. Noleggiammo le nostre e-bike e partimmo nell’impresa. All’inizio ero pensieroso perché non avevo mai pedalato per tutti quei chilometri ed avevo appena imparato ad andare in bici. Attraversammo boschi incantevoli e costeggiammo fiumi, ruscelli e cascate che resero la giornata in mezzo alla natura davvero magica. La ciclabile continuava tra discese e piccole salite, nelle quali la bicicletta sembrava quasi andare da sola. Sostammo spesso sugli innumerevoli ponti in legno che si affacciavano sui fiumi, e di tanto in tanto rimanevamo sorpresi dalle bellissime case tipicamente alpine affiancate da cataste di legna e circondate da pascoli di tranquillissime mucche dal color cioccolato così dolci da poterle accarezzare. Ci accostammo ai margini di un fiume e decidemmo di sederci; ad un certo punto sentii un formicolio sulla mano, mi accorsi di una piccola rana, inizialmente ero spaventato ma dopo la presi e la adagiai vicino all’acqua cristallina del fiume e lì si tuffò. Credo che questa giornata nella natura per me sia stata perfetta: ho potuto inebriarmi gli occhi di verde e aiutare una piccola creatura nel trovare la sua strada. Un viaggio che porterò nel cuore per sempre.

Leonardo Galante

Classe 1^A