di SARA BERTI e GIULIA DAI PRE’ – Nel 2016 il Parlamento italiano ha legalizzato, anche se non del tutto, l’utilizzo della Cannabis. E’ consentito l’uso solo della marijuana light.
La Cannabis Light di elevata qualità viene ricavata dalle infiorescenze femminili di Cannabis Light Sativa specificamente selezionate in quanto ricche di CBD, ovvero Cannabidiolo (utilizzato nella marijuana medica) e poverissime di THC, ovvero quel principio attivo che produce l’effetto “sballo”. La marijuana Light è un prodotto non stupefacente per la concentrazione di THC minore dello 0,2%, in linea con i valori stabiliti dalla legge italiana. Grazie alle sue caratteristiche, l’effetto che produce è solo rilassante, senza effetti di alterazione mentale.
Un fattore positivo è che la cannabis legalizzata non contiene quelle sostanze nocive che sono presenti in quella illegale, come ad esempio metadone ed eroina. Sulle confezioni della marijuana legale viene riportato il contenuto di principio attivo THC (che deve essere minore dello 0,2%), per rendere i consumatori più consapevoli della quantità di sostanze che andranno ad assumere.
Oggi in Italia sono circa 350 i negozi in cui si vende erba legale e il giro d’affari è stimato in 40 milioni di euro. Molti rivenditori hanno raccontato di episodi dove alcuni genitori hanno accompagnato i propri figli a comprare la Cannabis Light, perchè “se proprio vogliono farsi le canne, meglio un prodotto controllato”.
In sei mesi sono state acquistate 15 tonnellate di fiore di canapa da 80 aziende agricole, poi rivendute in barattoli da 5 grammi a smart shop e erboristerie.
Le zone d’Europa in cui la Cannabis Light è più utilizzata sono al primo posto la Francia, seguita dall’Italia. Altri stati dove più del 15% dei ragazzi utilizza Cannabis legale sono Spagna, Paesi Bassi, Danimarca, Repubblica Ceca e Croazia.
Nonostante la legalizzazione della marijuana, la maggioranza di ragazzini ancora compra l’erba dal pusher, perchè in cerca dello sballo che soltanto l’alto THC può dare.
Sembra quindi che il mercato illegale non sia destinato a scomparire, anche se le organizzazioni che oggi gestiscono il mercato illegale, possono registrare delle perdite. Cosa è successo negli USA e nei Paesi che l’hanno legalizzata ?
Nel 2012 Colorado e Washington hanno scelto di legalizzare l’uso personale a scopo ricreativo fino a 28 grammi; nel 2014 hanno legalizzato sempre a scopo ricreativo Alaska, Oregon e Washington DC e nel 2016 si sono aggiunti California, Massachusetts, Maine e Nevada.
Il consumo in Colorado e Washington è cresciuto più rapidamente rispetto al resto del Paese, ma nei due stati l’utilizzo di cannabis era in crescita già prima della legalizzazione. Uno studio del dipartimento per la Salute pubblica del Colorado mostra invece una diminuzione dell’uso di marijuana da parte dei giovani dopo la legalizzazione.
Secondo la teoria della “Gateway Drug”, ci può essere però una progressione naturale dal consumo di marijuana a quello di eroina, cocaina e droghe sintetiche.
Anche se la legalizzazione potrebbe far aumentare il commercio di una cannabis più pulita, non è detto che il consumatore accetti questa Cannabis a basso THC, poichè è alla ricerca dello “sballo” che solo altri tipi di droghe possono dare. Per questo motivo non si è ancora in grado di fare una previsione sull’andamento della spesa sanitaria dopo la legalizzazione.
E voi cosa ne pensate? Siete pro o contro la marijuana legale?