Questo che stiamo vivendo è sicuramente il periodo più buio dal secondo Dopoguerra in poi. È una situazione che ha sconvolto tutti, perché nessuno si aspettava che le cose sarebbero degenerate così velocemente da quel primo caso verificatosi a Codogno. Molte sono le cose che spaventano gli Italiani in questo periodo come, ad esempio, il rischio di essere contagiati, i problemi economici, ciò che ci aspetterà nella tanto attesa “fase 2” e ad alimentare queste preoccupazioni, si aggiunge che non sappiamo ancora quale sia stata la causa che ha determinato la nascita di questo virus. In questo clima di sconforto generale, però, c’è una cosa che gli italiani non hanno dimenticato: la discriminazione! In questo momento della nostra esistenza, dove ci sono: milioni di italiani, e migliaia di persone nel mondo, che muoiono senza nessuno accanto; dove ci sono persone che non sanno come sfamare la propria famiglia; dove c’è gente che SOFFRE, si sono distinte delle “belle persone”, che non si sono messe in mostra in tv o in notiziari ma, semplicemente, hanno cercato di aiutare gli altri perché hanno compreso che ciò che stiamo vivendo è crudele e disumano… ma ci sono anche persone che non sono state in grado di mettere del tutto parte le discriminazioni verso gli altri, nè sanno essere solidali, empatici. A parte il fatto che è inaudibile che nel 2020 ci siano ancora persone che tendono a sottolineare le sottili differenze tra il nord e il sud, ma è ancora più vergognoso che, spesso, queste differenze vengono fatte da uomini di “un certo spessore” che, però, esprimendo queste idee, dimostrano che un “certo spessore” non ce l’hanno. In questo periodo, tutti siamo bravi, soprattutto sui social, a sbandierare la nostra infelicità, ma nessuno riflette sulla propria malvagità. E, mentre ci affanniamo a trovare cento ragioni, cento scuse e giustificazioni per ogni piccolo atto malvagio compiuto, che ci sia messo innanzi dagli altri o dalla nostra stessa coscienza, il nostro piccolo grande mondo cade a pezzi… perché, soprattutto in questo periodo, dovremmo essere tutti una grande famiglia, SEMPRE!
Antonia Carratù VA
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