di Alessia Sarao – 3^B –
Stiamo vivendo un periodo storico molto triste, in cui la normalità è diventata un difficile traguardo da raggiungere, mentre siamo assaliti da ansia, paura, preoccupazione.
“Tutto ciò che sta accadendo ci ricorda la nostra fragilità, la nostra vulnerabilità, il nostro limite”, queste parole di Pupi Avati, nella lettera aperta alla Rai, ci fanno molto riflettere sulla nostra attuale condizione esistenziale, sul dramma che tutti da qualche tempo stiamo vivendo a causa della grave pandemia da COVID-19.
Sono terribili le immagini che resteranno per sempre impresse nella nostra mente e che domani saranno storia.
Penso ai volti segnati dalle mascherine di medici e infermieri, alle tante bare trasportate nella notte, al Papa che cammina da solo per le strade di Roma per recarsi a pregare e che celebra la messa di fronte ad una Piazza San Pietro deserta sotto la pioggia, al mio paese, dove tutte le commoventi e suggestive funzioni della Settimana Santa sono state annullate, a tutti i negozi chiusi e alle persone in difficoltà economiche…
Siamo costretti a rinunciare alle nostre più semplici libertà, come fare una passeggiata, stare con gli amici, andare a scuola.
Ora sappiamo quanto fossero preziose la vita di prima e tutte le cose che davamo per scontate!
Noi ragazzi siamo presi dai compiti, dalle lezioni online, possiamo fare attività fisica, pur rimanendo a casa, facciamo spesso videochiamate, ma ci sono persone molto anziane costrette alla solitudine, una solitudine necessaria e non ricercata, come a volte può avvenire quando si sente il bisogno di una riflessione interiore.
Per rendere questa situazione più tollerabile, dovremmo aiutare le persone anziane non solo consegnando la spesa ma stando in contatto con loro attraverso il telefono, rassicurandole o consigliandole su come organizzare la propria giornata, cercando così di ridurre l’impatto psicologico negativo di questa terribile situazione. In tal modo potremmo trasformare questa emergenza in opportunità attraverso il sostegno reciproco, che potrà essere un grande aiuto per tutti.
Non dobbiamo arrenderci, perché tra qualche tempo potremo ritrovare la gioia immensa di riabbracciarci, di una semplice passeggiata con gli amici, di una serata in pizzeria o di una giornata al mare.