di Angelo Berti Classe 1^ C. – Il libro di Sepùlveda che ho letto e mi è piaciuto di più che è anche quello più famoso ha come titolo: ‘La Gabbianella e il Gatto’. E’ un testo adatto sia per ragazzi che per bambini perché è una bella storia divertente e avvincente per la sua simpatica esposizione narrativa ma racchiude in sé alcuni importanti insegnamenti.
Un primo insegnamento che si può trarre da questo libro riguarda la discriminazione, perché il gatto all’inizio è diffidente nei confronti della Gabbianella, ma poi, grazie a lei, impara ad amare anche chi è ‘diverso’. Questo è un argomento attuale anche per tutti noi che, ai nostri giorni, purtroppo siamo presi da uno stile di vita frenetico che non ci induce a riflettere pienamente sui valori della fratellanza delle genti.
Un ulteriore insegnamento è, inoltre, quello che la storia narrata aiuta a sensibilizzare i lettori dal punto di vista ambientale, perché la madre della Gabbianella muore per colpa dell’inquinamento causato dal petrolio e questo ci fa capire quanto l’azione dell’uomo possa essere dannosa per l’ambiente. Mai come oggi questo grave problema risulta essere attuale perché si sta distruggendo il Pianeta per colpa del ‘Dio Guadagno’ senza preservare minimamente gli ambienti naturali che sono habitat naturali e microsistemi che permettono la sopravvivenza di alcune specie di animali e di piante compreso il futuro dell’umanità.
Infine, un ultimo importante concetto che ho trovato nel libro si trova nel capitolo in cui la Gabbianella impara a volare. Il modo in cui il gatto Zorba la aiuta a spiccare il volo fa capire a chi legge che se si vuole riuscire in una cosa importante nella vita bisogna impegnarsi al massimo ed avere fiducia delle proprie capacità.
Al mio articolo viene correlato il disegno ‘Zorba e la mamma della Gabbianella’ di mio fratello Alvise Berti che sta frequentando la 4^ Classe della Scuola Primaria.