Molto spesso le ragazze nel loro percorso di studi si indirizzano verso materie umanistiche o sociali, mentre i ragazzi verso le materie “STEM”. I sociologi pensano che sia colpa degli stereotipi che genitori e a volte anche insegnanti ci “installano” sin dall’infanzia. Inspiringirls è una campagna internazionale che ha l’obiettivo di creare, soprattutto nelle ragazze, la consapevolezza del proprio talento, liberandole proprio da questi stereotipi di genere che frenano la loro ambizione e di spronarle a non porsi limiti e a seguire i propri sogni. Nel nostro Paese la campagna è promossa da Valore D, la prima associazione di imprese che promuove l’equilibrio tra i generi, in partnership con Eni, Intesa Sanpaolo e Snam. Il progetto prevede degli incontri nelle scuole medie di tutta Italia con le cosiddette “role model”, ovvero volontarie che hanno avuto successo in diversi campi e che adesso svolgono professioni ritenute ancora oggi “fuori dal comune” o “da uomo”, come manager, ingegnere, sportive… Il progetto è attivo in ben quindici paesi.
In classe, con la nostra insegnante di lettere, abbiamo parlato di questo progetto e ci siamo preparati già alcuni mesi prima dell’ipotetico incontro ma purtroppo, a causa di questa emergenza sanitaria che sta colpendo il mondo intero, è stato tutto rimandato e, dopo l’ennesimo prolungamento della quarantena, il 15 aprile abbiamo svolto una videoconferenza con le role model. Nella prima parte dell’incontro la dottoressa Linda Tallone ci ha parlato della campagna che stanno svolgendo, di cui eravamo già informati, e del significato della parola stereotipo: opinione precostituita o generalizzata. Successivamente la dottoressa Angela Petrosillo, la role model, ci ha spiegato il suo percorso lavorativo: dopo aver terminato l’università ed essersi specializzata in telefonia, è diventata una commercialista; in seguito all’arrivo di Fastweb nella città di Bari di cui è originaria, ha inseguito il suo sogno nonostante le critiche ed oggi è un elemento di punta della nota azienda di telefonia. Successivamente abbiamo chiacchierato un po’ e pian piano anche noi abbiamo svelato i nostri sogni, anche se non è stato facile combattere con la timidezza.
Io credo che ognuno debba poter seguire i propri sogni senza sentirsi diverso dagli altri, a causa di stereotipi e pregiudizi molte volte esagerati, se non del tutto falsi. In tanti pensano che al giorno d’oggi non esistano persone che fanno differenze tra uomo e donna ma, magari, sono proprio queste a imporre ai propri figli l’indirizzo da prendere appena finita la scuola secondaria di primo grado, impedendo loro di specializzarsi nella materia che preferiscono, distruggendo così i loro desideri e segnando il loro futuro. Perciò sono del tutto favorevole a questo progetto e all’uguaglianza dei sessi e penso che l’esempio delle role model possa aiutarci a ragionare e a fare scelte consapevoli.
Alessandro Cellamaro
Classe 2^A
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