Rosanna Montarulo – Caro diario, 18/03/2020
mi sembra incredibile che siano passate veramente 2 settimane da quando la scuola e il resto delle mie attività extrascolastiche sono state sospese, sembra che siano passati anni, ma credo sia normale quando fai sempre le stesse coseper tutto il giorno, tutti i giorni.
Mi sembra di essere stata catapultata nel libro di Jeff Kinney “Diario di una schiappa” dove il protagonista si sente sovrastato da una devastante normalità, mi basterebbe fare solo un passo fuori, ma non me lo posso permettere…
Mi sveglio e faccio le mie solite cose, però trovo ingiusto che quando faccio le cose che odio, il tempo non passa mai, mentre basta un solo battito di ciglia quando mi rilasso che arriva già l’ora di pranzo. Quanto desidererei che il telegiornale parlasse di altro e non del coronavirus!
Mi basta anche solo una notizia diversa ad indicare per me un passo verso la normalità che vivevo prima.
Ormai in tv si sentono sempre le stesse parole: “positivo”, “negativo”, “contagiati”, “guariti” e anche quella parole che spero ogni giorno di non sentire”morti”!
Credo che se ti dicessi cosa ho fatto il pomeriggio ti annoierei, perciò passo direttamente alla sera, dove mi sono divertita un sacco con mio padre e mia madre. Dovevamo realizzare un video da mandare alla mia allenatrice per augurare una felice festa del papà a casa. Mia madre regista mentre io e papà attori. Avremo cambiato copione o location circa un milione di volte,ma alla fine i frutti di un duro lavoro nascono e siamo riusciti a registrarlo. Dopo sono andata a letto, ma questa volta con un sorriso.