UN GIORNALINO PER IL FUTURO
Anno 2030. A dieci anni di distanza dal 2020, si parla ancora della pandemia di Covid-19, un virus aereo a RNA che portò tantissimi morti e che, per evitare il contagio, costrinse tutto il mondo a rimanere a casa. Il virus portò ad alcune persone alla follia, dato che non riuscivano ad adattarsi a quel nuovo modo di vivere, e tristezza, per il non poter vedere i propri cari. Così, col passare dei mesi, i contagi e i morti aumentarono, ma anche, fortunatamente i guariti. Tutto questo fino a quando, a inizio giugno, si trovò finalmente un vaccino per poter combattere e, poi, sconfiggere il Coronavirus.
Nonostante l’epidemia sia finita da un bel po’, oggi se ne parla come se fosse ancora in corso. Questo perché è stata la pandemia più forte del XXI secolo (almeno per adesso) e perciò sicuramente se ne parlerà per tantissimi anni ancora.
Il Coronavirus ha portato tante cose brutte, come la morte di molti medici, infermieri e persone in generale, ma anche degli insegnamenti attraverso i quali ci ha mostrato i veri valori dell’esistenza. Ad esempio ha fatto capire alle persone che non apprezzavano la propria vita quanto in realtà fosse bella. Ha fatto scoprire un altro modo di usare la tecnologia, ovvero per la didattica. Ha fatto capire quant’è importante stare vicini, sia ai parenti che agli amici, ma soprattutto uniti. Ha fatto comprendere l’importanza anche di un singolo gesto d’affetto, come, ad esempio, un abbraccio.
Ha aiutato a dare il giusto valore alle vere cose della vita ricordando che correre dietro a ciò che si reputava necessario, le ha invece allontanate.
A quei tempi, dunque, si parlava del Covid-19 come di una tragedia, una catastrofe, il che è stato anche vero sicuramente, ma con il senno di poi, a 10 anni di distanza, si è compreso che poi, nonostante la sua letalità, ha donato al mondo qualcosa di nuovo. Questo perché, grazie a quest’epidemia, il mondo di oggi non è più quello di ieri, ed è pertanto, che il Coronavirus rimarrà per sempre nella storia, in quanto ci ha dimostrato che dalle macerie si può rinascere più forti di prima.