di Delia Cisarò – Ebbene sì, è da quasi un mese che l’Italia è in pieno isolamento e che le città non sono più come quelle di prima.
Sono passati più di quattro mesi da quando L’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha confermato la presenza di un virus: il Coronavirus o meglio, il Covid19. È un virus nato in Cina nel Dicembre 2019. Le cause che hanno portato il sopravvenire del virus non sono molto chiare ancora. Alcune teorie affermano che sia di origine animale, altre ipotizzano un esperimento in laboratorio. La maggior parte della popolazione ha cominciato a preoccuparsi già dall’inizio, la restante non gli ha dato molta importanza.
Molti pensano che il Covid19 colpisca solo gli anziani, ma non è così.
Sí, è vero, gli anziani sono i soggetti più a rischio, ma ciò non vuol dire che persone più giovani non si possano ammalare.
A volte penso alla vita che si svolge in ospedale anzi mi correggo , alla durissima e faticosa vita che si svolge lì dentro:
Gli infermieri devono resistere a molte ore di lavoro per poi dare il cambio ai colleghi , ritornare a casa e rivedere le proprie famiglie. È molto dura perché è un vero e proprio dramma quello che vivono ogni giorno, soprattutto perché fino a qualche tempo fa dovevano operare in condizioni alquanto precarie, in quanto erano sprovvisti di dispositivi di protezione individuale per l’emergenza Covid.
Tornano a casa con il cuore stretto, pensando a chi ce l’ha fatta e a chi purtroppo,ancora una volta,non ce l’ha fatta. È come stare in trincea sopravvivendo a questa guerra, ma sanno che comunque vada ce la faranno.
Nonostante sia molto devastante, perché ha portato via la vita di tantissime persone, il CORONAVIRUS ha fatto sì che la natura si riappropriasse dei suoi spazi.
Sono spopolate tantissime foto e sono stati visualizzati miriadi di video in cui si potevano osservare alcuni cigni a Milano, dei delfini a Cagliari e pesci che nuotano nelle limpide acque dei canali veneziani.
Anche il ritorno di animali selvatici in centri di solito molto popolati, rumorosi e inquinati è una delle conseguenze dello stop forzato imposto dall’emergenza Coronavirus.
Anche grazie alla riduzione delle attività lavorative, alla chiusura di scuole e di palazzi istituzionali, alla restrizione degli spostamenti e al forte calo dei trasporti, l’inquinamento soprattutto del Nord Italia è decisamente calato. Si sono diffuse infatti delle immagini satellitari, le quali mostrano come in pochissimo tempo la concentrazione di NO2 ( biossido di azoto) è diminuita del 30%, riportando esiti positivi.
Come sto vivendo questo periodo?
Beh,la risposta è…non tanto bene.
Ammetto che a me piace stare sia a casa che fuori. Purtroppo, però, io in questo momento, come tutte le altre persone, sto a casa perché sono costretta a farlo e lo faccio sia per me e quindi per la mia salute , sia per la salute di tutti i miei concittadini.
Ecco, questa situazione mi fa star male, anche perché è da un bel po’ di tempo che non vedo i miei cari.
Mi mancano loro, mi mancano le passeggiate all’aria aperta, gli incontri con gli amici, le feste a casa di qualcuno e perfino la scuola mi manca…insomma mi manca quasi tutto!
Dico quasi perché ho la fortuna di avere una grandissima casa, una famiglia che mi sostiene e che non mi fa mancare nulla e di rivedere, tramite videoconferenze,, i miei professori.
A proposito di scuola, io penso che sia un’ottima idea continuare il percorso scolastico virtualmente perché è un modo per incontrarsi tutti, sia docenti che compagni di classe.
E aggiungo pure che se non ci fosse questa coinvolgente opportunità non si farebbe nulla tutto il giorno, sennonché bivaccare 24h su 24h , vedere in continuazione film o serie tv e annoiarsi tutto il giorno.
Purtroppo non si sa quando ci libereremo da questa pandemia; io come tutti gli altri, spero a breve.
La nostra Nazione conta circa 14 mila deceduti ed è molto straziante questo dato. Quest’anno non è stata la Pasqua di sempre, ma una Pasqua spenta, buia, oscura…
Una mia piccola parte del cuore si è colorata di nero e continua, giorno per giorno, ad avanzare sempre più. Ma io so che tornerà a battere sempre più forte e a colorarsi di un rosso che per me indica la vittoria su questa battaglia che per ora stiamo affrontando , perché non è altro che una GUERRA SILENZIOSA. Sono sicura che la mia Italia ce la farà e che non smetterò mai di credere nella mia Nazione