di Simone Crapanzano – Visto che in questo periodo di quarantena non possiamo uscire da casa e visto che il popolo siciliano è un popolo ricco di inventiva da secoli, a seguito delle varie dominazioni di popoli che si sono succeduti e delle vicende che hanno attraversato la nostra splendida isola, ha avuto un grande successo, negli ultimi giorni, l’hashtag e tormentone in siciliano #iorrustuacasa o #ioarrustoacasa,un gioco di parole simile all’altro hashtag #iorestoacasa, una campagna nata proprio in Sicilia sui maggiori social, che invita e invoglia le persone a non uscire da casa per arrostire fuori a Pasquetta, ma appunto di “arrustire a casa” ovvero “arrostire in casa”.
L’hashtag ha avuto una risonanza mediatica in tutto il mondo ,dagli USA alle Maldive, con molte persone, soprattutto siciliani all’estero e personaggi famosi,che hanno accettato la sfida di arrostire in casa in cui, in dei brevi video dicono,con un siciliano più o meno buono,”io arrustu casa” o “noi arrustemo a casa”.
E, quindi, c’è chi l’ha preso alla lettera ieri a Palermo, anticipando di un giorno la Pasquetta e sostituendo la consueta gita “ fuori porta” in un improvvisato ( forse) “ fuori terrazzo”. Sì, avete capito bene! In un quartiere non proprio residenziale, lo Sperone, una comitiva di famiglie, presumibilmente condomini dello stesso stabile, si è radunata nel terrazzo per la tradizionale “ arrustuta” come se nulla fosse, in barba al decreto del Governo che vieta gli assembramenti anti Coronavirus. Naturalmente sono intervenute le forze dell’ordine e un elicottero della polizia sequestrando griglie, sedie, tavolini e fermando i “ festeggiamenti” ai quali hanno accompagnato balli e persino i giochi d’artificio.
Io penso che si possa trascorrere una serena Pasquetta anche senza trasgredire le misure di contenimento, lontani fisicamente ma vicini con il cuore ai nostri famigliari ed amici.