Di Giulia III c – XXI Aprile -C’era una volta una madre che si chiamava Chiara, lei aveva quattro figli, si chiamavano: Tommaso, Ginevra, Vincenzo e Lavinia.
Erano dei bambini coraggiosi, ubbidienti e gentili e andavano molto d’accordo.
Un giorno però la loro mamma si ammalò e i bambini preoccupati chiamarono un’ambulanza e fecero visitare la mamma.
Dopo la visita il medico disse :<< Ohhh, mi dispiace molto per vostra madre, ma mi pare proprio che lei abbia il Coronavirus!!!>>
<<Ma che cosa sarebbe mai questo Coronavirus? Forse è un virus con la corona?>> aggiunse Tommaso.
Gli infermieri risposero: <<No, no, vedete il Coronavirus è un virus molto pericoloso per gli umani, si tratta di un virus nuovo che ti fa venire la febbre altissima, a rischio di morte, ha una forma tonda con tante punte come una corona, la persona che ce l’ha in questo caso vostra madre deve stare in isolamento.>>
Ad un tratto ci fu un lungo silenzio e dopo un attacco di panico, i bambini erano molto preoccupati e avevano paura che la loro mamma potesse morire, decisero così di farla portare in ospedale dove avrebbe potuto riposarsi ed essere curata.
D’ora in poi i bimbi ascoltarono giorno e notte il tg per vedere se andava tutto bene, ma purtroppo ogni giorno la situazione peggiorava ancora di più.
Dopo qualche giorno i bambini decisero di combattere contro questo mostro che infettava tutti, ma non sapevano dove trovarlo, non avevano la più pallida idea di dove si fosse cacciato così cominciarono a cercarlo per tutta la città, andarono a controllare in ogni singola casa ma NIENTE…VUOTO TOTALE…!!!
Allora controllarono persino nel bosco e …eccolo! Stava cercando di infettare anche le persone in campagna, era un coso orribilante: grosso, molliccio, gobbo e aveva perfino una corona in testa! Ginevra gli saltò addosso insieme a Tommaso e Lavinia mentre Vincenzo cercava di indebolirlo prendendolo in giro: <<Come sei brutto e antipatico! Perché hai la corona? Non sei mica un re! Perché ti credi un re? Sei uno sciocco!>>
La tecnica di Vincenzo funzionava eccome! Il virus piano piano si rimpiccioliva sempre di più fino a diventare minuscolo.
I bambini saltarono di gioia, portarono il microscopico virus all’ospedale per farlo studiare agli scienziati.
Arrivati lì videro finalmente la loro mamma che cominciava a star meglio, la abbracciarono e le raccontarono tutto l’accaduto.
Dopo una settimana tornarono ad essere una famiglia felicissima e vissero per sempre felici e contenti.