//DIARIO DI UN TEMPO SOSPESO n.1-di Daniela Scarpa II B–

DIARIO DI UN TEMPO SOSPESO n.1-di Daniela Scarpa II B–

di | 2020-03-31T18:29:20+02:00 21-3-2020 18:55|Alboscuole|0 Commenti
Caro Diario, stiamo trascorrendo un periodo triste, siamo chiusi in casa, impossibilitati ad uscire, con la paura di perdere amici, persone a noi care. Ormai i rapporti umani sono solo una parola o un sorriso, non possiamo abbracciarci, non possiamo toccarci, dobbiamo restare a quasi due metri di distanza. Nelle nostre case aleggia un’aria di paura, un’aria che ci soffoca, e che ci ricorda che stiamo vivendo un periodo così strano, non possiamo camminare, se non tra le mura della nostra casa. Così accogliente, così calda, così confortevole, ma che a molti di noi sembra una prigione. Non è così, la nostra casa è sempre quel posto dove ci sentiamo al sicuro da tutto, non è diventata una gabbia, è grazie alle nostre mura familiari che noi riusciremo a vincere questa guerra contro il virus. Quindi io resto a casa e dovreste farlo tutti! Per il bene di Napoli, per il bene della Campania, per il bene dell’Italia… Caro diario, ti parlo di tutto ciò perché in questi giorni tutti parlano di questo nemico invisibile e io personalmente ne ho paura, paura non tanto per me, ma per i miei cari. In questi giorni sempre uguali non ho molto da fare, sto divorando libri uno dopo l’altro, studiando e ripetendo. Apprezzo il fatto che, seppur a distanza, posso ascoltare la voce confortante dei professori, vedere il viso amico dei miei compagni, grazie alle classi virtuali, alle tecnologie futuristiche, che ci permettono di comunicare guardandoci negli occhi, anche a distanza. A distanza… è bello perché, in realtà, siamo ancora uniti, anche se siamo tutti chiusi nelle nostre case. Siamo ancora uniti, perché la paura di questi mesi ci unisce e ci unisce anche la voglia di sorridere e di far tornare tutto alla normalità. Ma quando tutto questo finirà, non tornerà mai la vita normale di prima, qualcosa sarà cambiato, di sicuro sarà cambiato il nostro modo di vedere il mondo e ciò che ci circonda. Quando usciremo dalle nostre case, perché la guerra sarà vinta, avremo capito che i rapporti umani,i piccoli gesti, una pacca sulla spalla, una parola confortante, che prima ci sembravano cose da niente, cose normali,sono importanti! Capiremo quanto questo insieme di cose ci faccia star bene, quanto ci conforti, ci rassicuri, ci faccia capire che non siamo da soli al mondo, anche se spesso lo pensiamo. Capiremo quanto alcune persone valgono per noi, capiremo come questo periodo che sembra non finire mai, ci sia servito, per capire che la vita vince sempre. Mi viene una stretta al cuore affacciandomi al balcone e vedendo le strade vuote, i negozi chiusi, Napoli è talmente bella, ma ora è silenziosa, quasi…morta. Ora, che sto guardando fuori dalla finestra, però, vedo il sole, il cielo azzurro, i germogli che nascono, i fiori che sbocciano, perché la natura non sa che per noi questo periodo è “infernale”, la natura non lo sa e ha fatto arrivare la primavera, facendo rinascere la vita nel mondo. Caro diario, perché la primavera non lo sa e sta continuando il suo corso…. nonostante tutto…nonostante il virus…nonostante la paura… nonostante la morte. Certo la primavera non lo sa , ma ci sta insegnando la forza della vita.