La primavera è arrivata prima del previsto. Infatti, è iniziata ufficialmente venerdì 20 marzo con – appunto – l’equinozio di primavera, cioè l’evento astronomico che segna l’inizio della primavera, per la precisione alle 4.49 di mattina.
Nell’America del Nord l’equinozio avverrà già alle 23.49 di oggi. Convenzionalmente diciamo che le stagioni cominciano il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, ma in realtà le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra.
Ma, dopo un inverno piuttosto caldo, l’arrivo della stagione mite è comunque più che mai apprezzato. Sale il desiderio di riscoprire il contatto con la natura e respirare l’aria fresca della primavera, la stagione che riporta profumi e colori nei parchi, per le strade e sui balconi delle case. La natura torna protagonista dopo il letargo invernale.Già nella mitologia greca si raffigurava questa rinascita attraverso il mito di Persefone, moglie di Ade, che nelle stagioni fredde restava negli Inferi con il compito di regina dell’oltretomba. All’arrivo della primavera Persefone tornava sulla Terra per andare dalla madre Demetra e al suo passaggio faceva rifiorire piante e fiori.
Il termine “Primavera” nasce dall’unione tra il latino ‘primo‘ e il sanscrito ‘var‘ (ardere, splendere) e potrebbe indicare il periodo prima della stagione estiva, ma secondo altre interpretazioni significherebbe “la prima stagione”, come anche il francese printemps. In inglese, invece, primavera si dice spring, ovvero sorgente, origine, la rinascita della natura dopo l’inverno.
Quest’anno, forse per la prima volta nella storia, milioni di italiani hanno passato il giorno dell’equinozio di primavera in casa, a causa delle restrizioni dovute al coronavirus. Quindi la primavera per noi sarà ancora da attendere, così come attenderanno le nostre passeggiate all’aria aperta e sotto il sole. Però nessuno toglie che possiamo goderci il sole dietro una finestra o sul balcone o, per i più fortunati, su un terrazzo.
Anche le piante hanno un loro letargo che si chiama “riposo vegetativo” ed è quella condizione in cui le funzioni vegetali sono limitate, in cui le piante necessitano di meno cure.
Per preservare le piante sul balcone o in giardino è necessario riporle in un luogo protetto dalle intemperie, annaffiarle solo quando il terriccio è secco e possibilmente coprirle con un telo, da rimuovere quando le temperature diventano più miti.
Primula, camelia, glicine, ma anche mandorlo, ciliegio e biancospino: queste sono alcune piante della prima colorata fioritura primaverile. Tra le erbe aromatiche e officinali che fioriscono in primavera ci sono malva, ortica, anice stellato, salvia, sambuco, timo, eucalipto e numerose altre. Alcune di queste piante aromatiche sono ideali sia per decorare il balcone di casa che per avere a portata di mano ingredienti da usare in cucina o anche per una tisana rilassante.
La salvia e il timo, ad esempio, sono tra le piante aromatiche che si utilizzano maggiormente per le ricette. Semplici da coltivare e mantenere, queste erbe non necessitano di grandi cure, ma solo di luce e un po’ di acqua.
D. Bonaventura 2^H