Lo scorso anno, quest’anno e il prossimo anno si sono svolte e si svolgeranno le celebrazioni per gli anniversari di morte dei tre più grandi geni di tutti i tempi.
L’anno scorso si è celebrato il quinto centenario dalla morte di Leonardo Da vinci: per questa occasione sono state organizzate diverse mostre in tutta Italia, tra cui la grande esposizione alle Scuderie del Quirinale. Leonardo da Vinci ai giorni nostri viene rappresentato come un maestro che studiò e mise in pratica tutto quello che imparò.
Nel corso della sua vita non fu solo un pittore ma anche un architetto, uno scienziato e fece tanti altri mestieri. Lui ha sempre avuto la voglia di imparare: questo suo modo di essere viene testimoniato dal suo testamento di morte dove chiese perdono per non essersi acculturato abbastanza nel corso della sua vita.
Quest’anno si sta celebrando il quinto centenario dalla morte di Raffaello Sanzio, da cui prende il nome la nostra scuola. Le commemorazioni sono già iniziate: a Urbino, la sua città di origine, è stata organizzata la galleria nazionale delle Marche, dove si sono raccolte le più grandi opere di questo maestoso pittore. Viene ricordata la sua bravura, nonostante la sua giovane età, che lo portò a dipingere le stanze vaticane e innumerevoli opere di grande fama mondiale.
Il prossimo anno sarà il settimo centenario dalla morte di Dante Alighieri: il padre della letteratura italiana. Non scrisse solo la “Divina Commedia”, ma tante opere spettacolari.
La Divina Commedia è un’opera didascalica, piena di insegnamenti di vita, che spesso molte persone non riescono ad interpretare, per questo per le celebrazioni del “Dantedì” proporrei una serie di lezioni per spiegare i più grandi aneddoti presenti nella suo grande capolavoro.
Mi ritengo molto fortunato a studiare in questo periodo così importante, perché così posso conoscere questi grandi maestri che hanno cambiato la storia e la cultura.