//DISCORSO DI ALBERTO PELLAI: RIFLESSIONI PERSONALI

DISCORSO DI ALBERTO PELLAI: RIFLESSIONI PERSONALI

di | 2020-02-26T20:52:26+01:00 26-2-2020 20:52|Alboscuole|0 Commenti
Di Elena Carbutti – Classe II sez. L   Oggi, 25 febbraio 2020, la nostra insegnante De Palma, ci ha letto il discorso di Alberto Pellai, un famoso pscicoterapeuta dell’età evolutiva, circa il Coronavirus. Si tratterebbe di un virus infettivo particolarmente aggressivo, su cui girano numerose voci. Ma quante di esse sono fondate? Pochissime.                                       Tuttavia, in periodi critici, come nel nostro caso, gli anni in cui sorge una malattia, fino a quel momento, sconosciuta, le persone, già in situazioni di paura e preoccupazione, colgono e credono di più alle fake news, in cui si parla del coronavirus come se si trattasse di un’epidemia di peste e si riportano (completamente errate) secondo cui ci siano migliaia di morti, rispetto a messaggi veritieri, in cui però si crede venga “sottovalutata” la cosa. Invece, come dice Pellai, << dobbiamo imparare a prendere le cose nella giusta misura e per quelle che sono>>. E’ inutile ingigantire gli eventi o farsi prendere dal panico, non serve. La paura, che ci annebbia il cervello e ci stringe il cuore, deve esserci, per metterci in guardia dai pericoli, ma non deve prendere il sopravvento, il controllo sulle nostre azioni o pensieri. E se il contagio continuasse per anni? Che faremmo? Ci barricheremmo in casa? Non possiamo permettere alla paura o a qualsiasi altra cosa, di privarci della nostra vita. Che senso ha chiudere le scuole? O annullare le gite o gli allenamenti sportivi? Contribuisce solo ad aumentare la paura data dall’idea che questo virus rappresenti la fine del mondo. Invece no. Bisogna, al contrario, cercare di “normalizzare” il più possibile la situazione, rassicurare la gente, fare in modo di trasmettere la verità, cercare di dare qualche certezza su questo virus. E questo è, secondo me, lo scopo di Alberto Pellai con il suo messaggio: rassicurarci. Egli spiega, in maniera semplice, il Coronavirus, dandoci, finalmente, un quadro veritiero sul virus. Non smentisce la pericolosità, ma ci dà dati inconfutabili circa il tasso di mortalità dovuto ad esso (ovvero 2%). Ci parla, inoltre, delle misure prese per arginarlo e ci rassicura con l’immunità ad esso da parte dei bambini. Ci dà, inoltre, numerosi consigli circa le precauzioni da prendere per evitare un possibile contagio, come lavarsi le mani, starnutire nel cavo del gomito, non mangiarsi le unghie.                                                                                                                                                     Ci saluta, infine, dicendoci di immaginare quante persone (milioni di uomini e donne) stiano combattendo contro un virus microscopico e rassicurandoci che ce la faremo.