Francesco Forlani vive a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali “Paso Doble” e “Sud”, ha pubblicato diversi libri, in francese e in italiano. Traduttore dal francese, ma anche poeta, cabarettista e performer, è stato autore e interprete di spettacoli teatrali. È redattore del blog letterario “Nazione Indiana” e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club. Con Andrea Inglese, Giuseppe Schillaci e Giacomo Sartori, ha fondato Le Cartel, il cui manifesto è stato pubblicato su “La Revue Littéraire” (Léo Scheer, novembre 2016). Conduttore radiofonico insieme a Marco Fedele del programma “Cocina Clandestina”, su radio GRP, come autore si definisce prepostumo.
L’esperienza di Forlani nelle scuole medie parigine, lo ha portato a conoscere diverse realtà scolastiche tra cui la nostra, egli infatti da anni collabora per il progetto della “Staffetta Bimed”.
Ieri 11 febbraio 2020, ha svolto nella sede del plesso Galvani un incontro con noi alunni di 3G e di 1E, aiutandoci nell’elaborazione dei nostri lavori.
In un primo momento abbiamo discusso delle trame dei capitoli che stiamo scrivendo e in che modo dovremmo continuarli.
Fra le tante cose dette una delle più interessanti è stata quella di spiegarci che la parola francese “Coeur” che letteralmente corrisponde alla parola cuore, viene definita nella cultura francofona “Le mot aux mille sens”, ovvero “La parola dai mille significati”.
Poiché l’autore è anche un attore teatrale, ci ha fatto rappresentare un poema futurista di Francesco Cangiullo dal titolo: “L’assassino” in cui abbiamo potuto recitare un intero sketch attraverso l’uso delle sole 5 vocali.
Quest’esperienza è stata divertente ed altamente istruttiva.
Gli ultimi minuti di questo incontro sono stati dedicati alla visione del cortometraggio francese
“La deuxième vie du sucrier”
cioè “La seconda vita della zuccheriera” in cui si parla di un signore anziano che rubò in un bar una zuccheriera e girando per la città prendeva in ogni dove oggetti che provocassero un determinato rumore, tornato a casa riprodusse i suoni della natura attraverso l’uso consapevole di questi oggetti per farli ascoltare alla nipote che purtroppo era cieca.
Attraverso questo cortometraggio e l’intervento dell’ospite, abbiamo sostanzialmente capito che per raccontare una storia e leggerla possiamo anche non fare uso di tante parole ma di affidarci all’immaginazione perché attraverso l’esclusivo uso dei suoni abbiamo potuto ben capire cosa volesse insegnarci quella favola. L’autore ha sottolineato più volte che è proprio la lettura ad alimentare l’immaginazione presente in ciascuno di noi, ciò permette di immergerci in un altro mondo e di poter scoprire altre realtà.
È stata una vera fortuna poter assistere alla lezione del Prof. Forlani, non solo per l’elaborazione dei nostri capitoli inerenti il progetto Bimed, ma anche per la nostra conoscenza generale.
Classe 3G, plesso Galvani, scuola media Galvani-Opromolla