Il giorno 7 febbraio 2020, le classi 3ªN e 3ªL della S.S.P.G  “Galvani-Opromolla”, hanno partecipato ad un convegno su: “Bullismo e Cyberbullismo” alla Casa del Cittadino in Piazza Doria. Erano presenti la nostra preside, professoressa Mariarosaria Napoliello e la dirigente dell’istituto Don Enrico Smaldone. Ci ha accolti l’assessore alle politiche sociali di Angri, Maria d’Aniello, la quale ha iniziato il discorso raccontandoci un episodio di bullismo di cui è stata vittima da ragazza. Il regista Antonio Grimaldi, ci ha letto un brano dove si parlava di un ragazzo bullizzato che da vent’anni non esce più di casa; è un grande tifoso dell’Inter e i genitori l’hanno portato allo stadio e, dopo aver visto la partita ha parlato come non faceva da anni. La preside è intervenuta parlando di una nuova forma di bullismo, nata con lo sviluppo della tecnologia: il cyberbullismo. Molte volte ricevere insulti fa molto più male che ricevere uno schiaffo; il dolore fisico passa, le parole rimbombano e restano incollate addosso, soprattutto nella mente di un ragazzo in piena adolescenza. Il sociologo Michele Vangone ci ha coinvolto in un esperimento sociale: alcuni ragazzi dovevano scrivere, in anonimato, cosa significasse per loro il termine “Bullismo”. Sono stati letti alcuni pensieri, uno in particolare ha attirato la nostra attenzione: “Bullismo, vuol dire deridere una persona per la sua unicità”. La psicologa Lucia Caiazzo si è fermata ad analizzare l’ atto del bullismo che vede coinvolti tre individui: il bullo, il bullizzato e chi osserva. Restare fermi a guardare, registrare ciò che accade, rende lo spettatore bullo o complice del bullo stesso. L’obiettivo del Convegno era sensibilizzare noi ragazzi riguardo una tematica così attuale e pericolosa.         De Vergori Lorenzo Manzo Francesca Merlino Vincenzo Smaldone Marco Vaccaro Mariarosa