di Andrea Gioia 2C SSPG Die Vernichtung vuol dire in tedesco “Lo Sterminio”, per sterminio si riferisce a quello che è successo nella “shoah”, che indica il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania Nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa e, per estensione , lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute “indesiderabili” o inferiori per motivi politici razziali. Furono vittime dell’Olocausto le popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche come i rom e gruppi religiosi come i testimoni di Geova omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici.
Tra il 1933 e il 1945 , furono circa 15-17 milioni le vittime dell’Olocausto tra cui poveri bambini e anziani malati venivano sottoposti a esperimenti mortali, poi, se qualcuno ce la faceva a sopravvivere, venivano bruciati nei forni crematori. Andra Bucci una delle più giovani fa una dichiarazione choc a il notiziario la Repubblica:” Mi ricordo che dopo l’arrivo ad Auschwitz ci hanno portate in uno stanzone grande. Ci hanno spogliato, ci hanno lavato e scritto il numero.Il mio è 76483.Non ho mai pensato di cancellarlo, fa parte di me. Anche se lo togliessi, mi rimarrebbe sempre.A volte penso di essere stata fortuna a essere portata qui cosi bambina.I bambini si adattano più velocemente rispetto a una persona grande.Forse abbiamo capito che questa era la nostra vita.La nostra nuova vita.Al mio arrivo avevo quattro anni e mia sorella sei.Con le leggi razziali l’Italia ci ha cancellate e siamo diventati apolidi.Tornare qui è una grande sofferenza, è come rivivere tutto un’altra volta”.
Queste sono le parole di Andra Bucci che fanno male e rimbombano nelle nostre teste, perché un essere umano deve provare tutto questo dolore? Non lo sappiamo, ma dovremmo almeno capire che la vita non è uno scherzo.Parlando di razzismo non si parla solo del razzismo dell’Olocausto si dovrebbe riflettere anche sul razzismo attuale di oggi. Infatti, non è giusto fare discriminazioni a una persona perché è di colore o sesso diverso. È proprio questo quello che non capivano i nazisti ma è uno sbaglio che noi a quasi 87 anni di distanza ce lo portiamo ancora dietro.Non capisco il motivo di tutti questi casi di razzismo, forse non siamo pronti ad accettare la verità che ogni persona è diversa da ognuno e questo è un bene, perché se fossimo tutti uguali non ci sarebbe gusto di vivere.Speriamo che tutto questo un giorno non accada più ricordando quelle povere persone che per solo puro piacere dei Nazisti oggi non ci sono più.
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