//Giornata mondiale contro il (cyber)bullismo

Giornata mondiale contro il (cyber)bullismo

di | 2020-02-17T12:08:43+01:00 17-2-2020 12:08|Alboscuole|0 Commenti
 Emanuele Orlando  SSPG  IIIA                        “Si prova una vergogna tremenda ad essere vittima di bullismo, perché ad un certo punto cominci a pensare che ci sia un motivo per cui sei stato preso di mira”. Parole forti ma vere quelle del regista e sceneggiatore Matt Reeves, e proprio per far sì che non ci siano più atti di bullismo venerdì 7 febbraio, giornata mondiale contro il bullismo, si è tenuto un incontro a cui ha partecipato anche l’Istituto comprensivo “Don Enrico Smaldone”. L’ incontro è iniziato con il racconto del regista Antonio Grimaldi che ha letto una storia commovente. Quest’ ultima parlava di un ragazzo, Pier Luigi, che dopo essere stato vittima di bullismo, non ha avuto più la forza di uscire di casa e di parlare per più di venti anni. Questa drammatica storia, però, ha avuto un lieto fine: andare a vedere una partita di calcio ha fatto ritrovare la forza a Pier Luigi. Molte volte però il finale non è dei migliori. Se guardiamo i dati scopriamo che il 59% delle vittime di bullismo ha pensato almeno una volta al suicidio e l’82% si sente depresso. Numeri che fanno capire quanto fa male essere vittima di bullismo. A tutto questo si aggiunge anche “L’ era tecnologica”. Se anni fa un’offesa si fermava fuori scuola, adesso continua sul cellulare. Io penso che il bullismo nasca dall’incapacità di comprendere la sensibilità delle altre persone e molte volte questo dipende dall’essere cresciuti in  una famiglia disattenta e incapace di educare il proprio figlio. Ma come evitare che accadano atti di bullismo? Non è semplice. Una volta accaduto nessuno si prende la responsabilità di quello che ha fatto. Però un modo di fermarlo c’è: quando siamo testimoni di un atto di bullismo potremmo intervenire piuttosto che starcene a guardare e alla fine dire “io non c’entro nulla”, perché si è colpevoli anche quando non si fa niente per evitarlo. Oggi non esiste solo il bullismo, ma anche il cyberbullismo. La tecnologia è un’invenzione geniale. Basta pensare che, se andiamo indietro nel tempo, per fare una ricerca c’era bisogno di consultare libri su libri, invece oggi basta scrivere su “Google” e in due secondi hai trovato ciò che ti serve. Oltre ai lati positivi ci sono però molti lati negativi e uno di questi è proprio il cyberbullismo. Se, per esempio, postiamo una foto di cui una persona si vergogna su internet, essa rimarrà lì per sempre e farà il giro del mondo. Inutile parlare di dati perché le vittime di questa nuova forma di bullismo sono davvero tante. Io spero che si possa trovare un modo per evitare tutto questo, perché, in fondo, come diceva George Sand, c’è una sola felicità nella vita: amare ed essere amati. immagini dal web