- Arlecchino: la tradizione indica che arlecchino sia nato a Bergamo e che la madre poverissima vi abbia cucito il festoso costume con scampoli di vari colori. Le sue doti caratteristiche sono la vivacità, agilità e la battuta sempre pronta; il suo principale antagonista è Brighella che, come dice il nome, è un attacca brighe e imbroglione.
- Pulcinella: questa maschera con due gobbe e il naso adunco può considerarsi la più antica del Paese era già conosciuta a i tempi dei romani. Dall’ora questa maschera personifica vizi e virtù. È chiamato in tutti i Paesi del Mondo con un nome diverso. Sobrio nei movimenti lento e goffo ma quando parla è sempre secco e mordente
- Colombina: la maschera di Colombina si trovava già nelle commedie di Plauto ed era una fra le furbe ancelle ciniche e adulatrici. Colombina è sempre la morosa e moglie di Arlecchino ed assume il nome di Betta.
di Irene Dei Rossi, Matilda Vidal, Sara Pietropolli Charmet Sara Classe 2^C. – Il carnevale è una tipica festa veneziana che animerà Venezia dall’8 al 25 febbraio 2020.
Le sue origini sono antichissime, E’un periodo di tempo dedicato interamente al divertimento e ai festeggiamenti durante il quale veneziani e turisti provenienti da tutto il mondo si riverseranno in tutta la città a far festa con musiche e balli sfrenati.
Il carnevale di Venezia è famoso per le sue eleganti e antiche maschere.
Fin dalle sue origini chi indossava una maschera aveva la possibilità di nascondere, almeno una volta all’anno: la propria identità, il sesso e la classe sociale d’appartenenza.
Questa festa divenne molto importante perché permetteva l’illusione di rendere la città un posto unico al mondo dove era possibile diventare chi si desiderava essere e nello stesso tempo sentirsi liberi.
Per la popolarità che presto si raggiunse indossare una maschera diventò importante per tutti tanto che già al tempo del Doge Foscari gli artigiani che fabbricavano le maschere erano chiamati mascheri.
Ecco alcune delle più note maschere.