di Raffaella Attianese I A Durante le ore di approfondimento di italiano abbiamo parlato della lotta delle donne per l’emancipazione .Le condizioni della donna sono cambiate nel corso del tempo. Nelle civiltà arcaiche era considerata regina della famiglia ed era potente nella comunità perché generava la vita. Già nell’antica Grecia fu vista diversamente, ignorante, inferiore e da sottomettere. Fu così che nel passato alle bambine non veniva concesso di andare a scuola, perché dovevano stare a casa a pulire e a servire l’uomo. La donna doveva essere sempre sottomessa al padre e poi al marito e non poteva intromettersi e prendere decisioni. Il suo compito da sposata era provvedere alla cura dei figli, della casa e del marito che la controllava e non le permetteva di uscire da sola. Prima del 1946 la donna non aveva nemmeno diritto di voto. Oggi invece tutto è cambiato, la donna ha gli stessi diritti dell’uomo fin da bambina può studiare così come i maschi, anche nelle classi c’è l’integrazione maschi e femmine. Può vestirsi come vuole, può praticare qualsiasi sport, lavorare e accedere a tante cariche. Ora la donna riesce a inserirsi in ogni settore della vita, ed è giusto che abbia la libertà di uscire, di andare dove vuole, di decidere se sposarsi o no perché è autonoma e l’uomo deve rispettarla. La parità tra uomo e donna, però, non è ancora stata raggiunta in tutto il mondo. Ci sono ancora paesi in cui la donna non gode dei fondamentali diritti umani e civili, non ha libertà di parola, non può studiare, non può fare carriera, non può decidere il proprio futuro né quello dei figli. In alcuni paesi non può nemmeno vestirsi come vuole ma deve addirittura coprirsi dalla testa ai piedi e se infrange le regole rischia persino la morte. Che cosa ingiusta! Spero che presto in tutto il mondo si diffondano il rispetto e la libertà della donna. Immagine dal web