//UN RAPIMENTO “MUTO”

UN RAPIMENTO “MUTO”

di | 2020-02-09T14:40:01+01:00 9-2-2020 14:40|Alboscuole|0 Commenti
di Matilde Canepa – classe III A   Negli anni Settanta del Novecento Mercatino Conca fu protagonista di un evento di cronaca molto particolare, che pochi conoscono. Nel 1975 sparirono dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino tre grandi capolavori d’arte, tra cui “La Muta”, famosissima opera dell’artista Raffaello Sanzio. In seguito ad incessanti indagini, le opere vennero ritrovate in Svizzera dopo un anno e restituite, in seguito a varie peripezie, al Comune di Urbino. Ma cosa collega un piccolo paesino come Mercatino Conca a questa vicenda? Fu proprio Mercatino, tranquilla località sotto la giurisdizione del magistrato che conduceva le indagini, il luogo delle trattative per il recupero delle opere rubate. Questa vicenda ci è stata narrata dal Senatore Londei, presidente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, che abbiamo avuto il piacere di conoscere il 28 gennaio, in occasione della sua visita per il progetto “Costituzione e Parlamento a scuola” Il Senatore, partendo dall’art. 9 ci ha ricordato che la Costituzione italiana del 1948 è stata la prima ad avere posto la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico fra i propri principi fondamentali. Il nostro Montefeltro si è reso interprete di questo messaggio durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, quando lo storico dell’arte Pasquale Rotondi nascose nella Rocca di Sassocorvaro, nel Palazzo dei Principi di Carpegna e nei sotterranei della Cattedrale e del Palazzo Ducale di Urbino, circa diecimila opere d’arte italiane, salvandole dalla distruzione e dal saccheggio delle truppe naziste. Ci ha inoltre parlato di un libro scritto dai suoi studenti dell’I.S.I.A. con le loro opinioni in merito ad alcuni articoli della Costituzione, che inviarono a Giorgio Napolitano, all’epoca presidente della Repubblica. In questo libro sottolineavano l’importanza del diritto allo studio citato nell’art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, chiedendosi allora il perché, gli studi nei gradi più elevati non fossero più gratuiti e, di conseguenza, non sempre accessibili a tutti. Un incontro coinvolgente e molto interessante che ci ha fornito maggiore consapevolezza sia sulla Costituzione Italiana, che sul patrimonio artistico e culturale che caratterizza il nostro Paese, e ci ha fatto riflettere sui diritti e doveri dei cittadini.