di RedazioneLa realtà, si sa, ci pone sempre di fronte a sfide di varia natura e di varia entità. La scuola sa che non può tirarsi indietro e tanto meno può fare finta che tali sfide non riguardino i ragazzi che le sono affidati. È già da diversi anni, quindi, che in molte istituzioni scolastiche si strutturano dei momenti didattici tesi a simulare delle problematiche reali e a cui gli studenti devono rispondere attingendo dalle competenze in loro possesso. Sono momenti strutturati su dinamiche di apprendimento fortemente laboratoriali, tesi a misurare il raggiungimento delle 8 competenze chiave di cittadinanza europea: 1)comunicazione in lingua madre; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) Imparare ad imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di Iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Vengono quindi individuate delle tematiche strettamente legate ai grandi temi dell’attualità, e che sono poi declinate in possibili attività da dover far realizzare sia in maniera individuale che in gruppo. Per quest’anno la scuola Vaccina ha scelto di far riflettere i propri alunni sulle tematiche ambientali: sullo spropositato sfruttamento delle risorse e sugli intendimenti dell’Agenda 2030. Per cui gli alunni si sono cimentati in ricerche tematiche; nella stesura di lettere da inviare alle amministrazioni comunali dove si doveva denunciare le principali problematiche ambientali della propria città; nell’invenzione e nella formulazione di favole sulla tematica ambientale e sulla realizzazione di una Green Day con relativa realizzazione di una Brochure. Gli alunni sono soliti rispondere con tanto entusiasmo, spirito di iniziativa e creatività, collaborando, aiutandosi e insegnandosi reciprocamente. Insomma una festa chiassosa vissuta in tutte le aule in maniera diversa, dove il festeggiato comune è l’apprendimento.