I traumi possono essere tramandati per ben tre generazioni, dai nonni, ai genitori sino ai figli, come fossero un marchio di riconoscimento.
Questo è il risultato di uno studio dell’Università di Zurigo attraverso una ricerca effettuata sui topi, ricerca che non esclude lo stesso funzionamento anche nell’uomo.
Il tutto avviene tramite delle modificazioni chimiche del DNA. Per gli scienziati è una rivoluzione copernicana. Vuol dire che i traumi psichici dei genitori possono condizionare la salute mentale dei figli.
«Da alcuni decenni –dice il prof. Librorio Stuppia, docente universitario di Genetica all’Università di Chieti– le ricerche avevano confermato che le esperienze di vita dei genitori potevano avere delle conseguenze sui figli. Si faceva riferimento a persone che abusavano di alcolici, erano dei forti fumatori, oppure avevano abitudini alimentari scorrette. Di recente gli studi ci hanno dato però degli elementi nuovi e particolarmente interessanti. Per citare un esempio, si è capito che i figli dei sopravvissuti dei campi di concentramento della seconda guerra mondiale avevano un rischio maggiore di andare incontro a dei disturbi post-traumatici da stress. Quindi, gli effetti del trauma subìto sono passati alla generazione successiva, attraverso il DNA. Si tratta di una scoperta importantissima. In passato era stato importante dimostrare che i traumi in età infantile potevano indurre dei comportamenti aggressivi e antisociali nel soggetto che giungeva all’età adulta. Oggi il grande passo avanti è stato identificare addirittura un passaggio attraverso generazioni».
Rare sono le generazioni che non hanno mai vissuto una tragedia. Quando non ci sono state guerre, ci sono state carestie, genocidi o gravi crisi economiche, terremoti, alluvioni. Sono note le conseguenze fisiche e psicologiche, spesso devastanti, che le persone possono manifestare dopo un’esperienza del genere.
Fino a poco tempo fa non era stata considerata la possibilità che le esperienze traumatiche potessero essere trasmesse alle generazioni successive. Gli studi di epigenetica condotti sugli animali lo dimostrano.
Nonostante questo, le ricerche sugli umani presentano un limite che non si può superare (leggi che non lo permettono, ad esempio, ma anche secondo la religione). Risulta dunque estremamente difficile stabilire come gli umani possono ereditare, anche le tragedie e le sofferenze di genitori e nonni.
È stato possibile realizzare alcuni esperimenti di massa nel campo della psicologia sociale. E i risultati sono interessanti: la psicologia sociale ha scoperto che esistono persino diversi schemi ereditari per genere. Una scoperta che sta rivoluzionando il mondo della psicologia, della sociologia e della ricerca genetica.
Finlandia e Seconda Guerra Mondiale
Uno studio condotto dal team del Dr. Torsten Santavirta, dell’Università di Uppsala, ha scoperto che le figlie di coloro che da bambini furono evacuati dalla Finlandia durante la Seconda Guerra Mondiale presentano molti più problemi di ricovero per disturbi psicologici.
La ricerca ha anche dimostrato che questo aspetto non sembrava influire sui figli maschi. Eppure, la coincidenza è sorprendente, tra uomini e donne.
I soldati confederati
Un altro studio condotto con i discendenti di soldati confederati vittime del campo di prigionia di Andersonville, Georgia, i figli dei sopravvissuti al campo di prigionia vissero molto meno dei figli di altri veterani di guerra non prigionieri. Vale a dire, prima che i genitori vivessero il trauma e potessero trasmetterlo.
I nipoti dell’olocausto
Il team di ricercatori del Mount Sinai Hospital, a New York, studiò la composizione genetica di un gruppo di ebrei vittima dei campi di concentramento e la confrontò con quella dei loro figli.
Lo studio dimostrò che sia i sopravvissuti che i propri figli presentavano quel gene alterato a causa del trauma ereditato.
Oltre a quanto detto finora, c’è un altro dato inspiegabile al momento. Così come l’eredità del trauma nel caso dei bambini evacuati dalla Finlandia sembra sia stata trasmessa solo alle figlie, nel caso dei prigionieri di guerra i dati si invertono. Sembra che in questo caso soltanto i figli maschi abbiano ereditato il trauma.
Sembra che gli esseri umani possano ereditare le tragedie vissute dai propri antenati. Tuttavia, al momento gli studi stanno stimolando la curiosità di molti e creano più domande che risposte.
S. Naturale- A. Zaccaro 2^I