di Riccardo Nuri –
Rapidamente e prima di quanto pensassi è arrivato il momento!
Sembra siano trascorsi pochi mesi da quando, piccolo ed insicuro, lasciavo la mia tranquilla ed adorata Scuola primaria per entrare in un nuovo mondo, che a me sembrava quasi straordinario, inconsueto e singolare. Ma già dai primi giorni ho avvertito subito un’aria familiare, interessante ed entusiasmante. Nuovi ambienti, nuovi compagni, all’inizio non proprio tutti amichevoli…, nuovi docenti e, soprattutto stimolanti e appassionanti argomenti, materie e contenuti.
Nonostante le tante novità, e il dovermi ambientare a nuove realtà e circostanze, i miei insegnanti sono riusciti, da subito, a catturare la mia attenzione. Mai avrei pensato che studiare, approfondire e acquisire nuove competenze e abilità fosse così interessante ed elettrizzante. Sono riusciti a fare di me un ragazzo affamato di sapere, assetato di conoscenza. Da bambino, sono diventato un giovane ragazzo, maturato ed arricchito, pronto ad affrontare nuove situazioni e contesti.
Sono così giunto al mio terzo ed ultimo anno, so già che mi dispiacerà profondamente lasciare la mia scuola ed i miei docenti. Mi mancherà chiacchierare con gli amici fuori la scuola, prima di iniziare la nuova giornata scolastica, scherzare con loro, condividere le “paure” per le verifiche e le interrogazioni. Mi mancheranno gli sguardi di intesa, i messaggi sul diario, alcuni simpatici siparietti dei compagni, le assurde, spiritose e divertenti teorie di Marco e tanto altro ancora.
Conserverò sempre nel mio cuore questi tre bellissimi ed intensi anni, perché mi hanno aiutato a crescere, progredire, migliorare ed evolvere, come ragazzo, come studente e come cittadino.