L’Illuminismo è quel periodo storico, culturale, letterario e sociale caratterizzato da molte innovazioni che si manifestano in tutti gli ambiti della società e della cultura, dalla filosofia alla storia, dalla politica alla religione, dalla letteratura all’espressione artistica, dalla scienza alla tecnica.
Esso era contro il nazionalismo che divideva i popoli e causava guerre; promuoveva la pace fra i popoli e la tolleranza fra culture e religioni diverse.
Nasce nel Settecento ed eredita le novità della rivoluzione scientifica nata nel Seicento con Galileo Galilei e quelle politiche sviluppate alla fine del Seicento in Inghilterra con la tutela dei diritti e della libertà dei cittadini. Si diffonde in tutta l’Europa, ma ha maggiore rilevanza in Francia dove dominava l’assolutismo monarchico.
L’Illuminismo si sviluppa in quelle nazioni in cui la popolazione voleva dei cambiamenti in tutti i campi, voleva più libertà, più uguaglianza, più progresso e meno privilegi per i nobili e per il re.
Ha inizio grazie a uomini di cultura come Diderot e d’Alembert, che hanno ideato e realizzato l’Enciclopedia, Voltaire, che combatte le superstizioni e l’intolleranza religiosa, Rousseau, che parla di democrazia e di partecipazione attiva dei cittadini alla politica, Montesquieu che lotta contro l’assolutismo, Beccaria che scrive contro la pena di morte e la tortura, Locke che è considerato il “padre” dell’Illuminismo inglese ed dei diritti dei cittadini.
Per prima cosa gli Illuministi criticano il Medioevo che viene visto come un periodo caratterizzato solo da superstizioni e false credenze e ad esso contrappongono la nuova scienza basata sul metodo sperimentale, introdotto da Galileo Galilei. Criticano la religione tradizionale e mettono al centro la ragione.
Diffondono l’idea di progresso e si rifiutano di credere in ciò che non viene dimostrato con la ragione o che deve essere accettato solo per fede.
Sono contro l’intolleranza e ogni forma di chiusura mentale e parlano di libertà religiosa.
Hanno fiducia in una cultura che combatta l’ignoranza e danno molto valore ai lumi della ragione.
Promuove il cosmopolitismo (l’uomo “cittadino del mondo”) e combatte contro il nazionalismo che divide i popoli; promuove la pace e la convivenza fra popoli, culture e religioni diverse.
Il movimento illuministico aspira alla fine dell’assolutismo e quindi (con Montesquieu) la divisione dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario).
In ambito letterario e artistico l’Illuminismo prende in considerazione l’arte classica greca e romana e scavalca l’età medioevale vista come un’epoca buia, infatti pubblica l’enorme patrimonio culturale che si era perso durante il periodo buio del Medioevo.
L’Illuminismo promuove uno stretto rapporto tra teoria e pratica, fra scienza e tecnica, convinto che possano migliorare le condizioni della popolazione. Si fa strada l’idea di progresso per il miglioramento della società e l’idea di diffondere la cultura e il sapere, cosa che avviene attraverso giornali, riviste e libri o nei salotti dell’aristocrazia.Il motto degli Illuministi era: “Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!”
Il termine illuminismo è passato a significare genericamente qualunque forma di pensiero che voglia “illuminare” la mente degli uomini, ottenebrata dall’ignoranza e dalla superstizione, servendosi della critica, della ragione e della scienza.
F. Savino- L. Sarto- G. Rigucci- A. Rinaldi 2^I