di Michelangelo Suma Classe 1^ AE . – Germania-Inghilterra è da sempre una classica del calcio europeo.
Sono due squadre forti che hanno sempre avuto ottimi calciatori. È il 30 luglio del 1966, è la finale dei Campionati Mondiali in cui i padroni di casa dell’Inghilterra affrontano la Germania dell’Ovest.
In tribuna d’onore siede la Regina Elisabetta Seconda. Per i padroni di casa questa è la loro prima finale. Inizia la partita, i tedeschi vanno all’attacco e segnano al 12esimo con Haller, ma gli inglesi pareggiano subito con Hurst.
Il primo tempo finisce in parità.
Al 78esimo Peters porta in vantaggio l’Inghilterra. Sembra fatta ma la beffa è dietro l’angolo infatti, negli ultimi minuti la Germania pareggia con Weber.
Nei tempi supplementari gli inglesi si buttano in avanti . Al 101esimo minuto la palla arriva a Hurst che colpisce la traversa con la palla che rimbalza sulla linea. Per l’arbitro svizzero Dienst è gol.
Gli inglesi possono esultare, ma le telecamere di tutto il mondo faranno vedere che la palla non aveva superato la linea. Successivamente L’Inghilterra firmerà il 4 a 2 sempre con Hurst, che rimane per molto tempo l’unico calciatore a segnare una tripletta in finale dei mondiali.
Così l’Inghilterra, grazie a quell’errore arbitrale vincerà il suo primo e unico mondiale. Nel 2010 Inghilterra, allenata da Capello, e Germania si giocano gli ottavi di finale. La squadra di Capello attacca, ma sono i tedeschi a passare al 20esimo con Klose. La squadra Inglese si espone alle ripartenze degli ospiti che segnano con Podolsky. Sembra fatta, ma l’Inghilterra accorcia le distanze con Upson. Il gol da’ speranza all’Inghilterra. Lampard tira un mezzo pallonetto dalla distanza che supera Neuer colpendo la traversa oltrepassando la linea di porta. E’ gol, ma l’arbitro dice il contrario e non assegna la rete. Nel secondo tempo l’Inghilterra scheggia la traversa su punizione e su contropiede la Germania segna con Muller.
La Germania poi segnerà il 4 a 1 eliminando l’Inghilterra.
Sono stati descritti due errori arbitrali molto simili. Di conseguenza: chi di errore arbitrale ferisce, di errore arbitrale perisce!