<<Noi musulmani veniamo ridicolizzati ogni giorno, così ogni tanto scherzo sul razzismo che affrontiamo quotidianamente>>, è iniziata così, a detta ironica, l’intervista di Feroza Aziz,una diciassettenne che ha aggirato le censure cinesi di TikTok. Questa famosa app è molto in voga tra i più giovani, infatti è tra le preferite superando addirittura Instagram e Facebook, seconda solo a Youtube. E’ un’app che consente di registrare video con canzoni o brevi pezzi di recitazione. La ragazza ha sempre ironizzato su questo argomento in altri video da lei postati giocando con gli stereotipi che la riguardano. Feroza ha deciso di utilizzare questo strumento per mettere tutti i suoi seguaci a conoscenza di un’amara verità, la repressione della minoranza musulmana degli Uiguri in Cina. Sembrava un semplice video di make-up.: all’inizio la ragazza spiegava come allungare le ciglia, ma ad un certo punto Feroza, come se nulla fosse, con una fermezza che caratterizza pochi, comincia a incitare il suo pubblico ad usare i cellulari per informarsi dei campi di concentramento che sono stati creati in Cina per le persecuzioni dei musulmani, in cui sparano ad intere famiglie, li rapiscono, li uccidono, li stuprano, li obbligano ad andare contro la loro religione costringendoli a mangiare maiale e a bere alcolici, e cercando di farli convertire, pena la condanna a morte. Verso la fine del video Feroza chiede di essere più consapevoli e di diffondere questa consapevolezza, e di nuovo come se nulla fosse ritorna a parlare del tutorial. Le parole agghiaccianti di Aziz hanno raggiunto soprattutto i giovani americani consapevoli della censura, che hanno movimentato e innalzato questa situazione fino a raggiungere l’occhio di Alex Zhu, proprietario dell’app, che già in passato è stato sorpreso a cancellare video poco graditi dal governo XiJinping, ma afferma che non si ripeterà questa cosa <<neanche se dovesse chiederlo XiJinping in persona>>. La promessa non è stata mantenuta in quanto i video di Feroza sono stati cancellati, ma la ragazza intelligentemente ha denunciato questo fatto tramite Twitter: <<Non mi chiuderanno la bocca, abbiamo la prova che la Cina sta utilizzando TikTok per fermare la verità, Donald Trump, parliamone.>>. Dopo poco tempo il suo profilo è tornato attivo e sospettosa ne ha parlato con i suoi seguaci, discorso efficace in quanto la Cina ha portato le sue scuse alla ragazza motivandole con un errore di un moderatore che ha mal interpretato un precedente post della ragazza. Motivazione alla quale nessuno ha creduto, neanche Feroza in persona come ha lei stesso dichiarato. Intanto piattaforme come Facebook seguono con interesse il dibattito della censura, ed inoltre restano i dubbi sul fatto che TikTok funzioni proprio come Douyin, un’app con le stesse funzionalità della prima ma disponibile solo in Cina e nel rispetto del volere di JiJinping. Resta comunque l’ammirazione da parte di tutti verso il coraggio della ragazza nel denunciare una cosa così grande con una fermezza e una lucidità tale da persona adulta. Speriamo vivamente che questo sia d’esempio per tutti i ragazzi, in modo da far tirare fuori il coraggio e denunciare tutto ciò che di ingiusto c’è. Soprattutto ci auguriamo che questo appello faccia smuovere persone che hanno il potere di intervenire in questa faccenda, fermando questo genocidio, perché ricordiamo che non esiste razza inferiore e/o superiore, siamo tutti esseri umani con gli stessi diritti e la stessa dignità. Confidiamo nel buon senso di queste persone, confidiamo nella parte buona che c’è nel mondo, confidiamo nella fine di questa spaventosa vicenda.
Angela Ciocio (5^B)
Martina Mauriello (5^C)