di Leonardo Corò e Nicola Pellizzon Classe 1^ A. –
Ci siamo documentati sulla vicenda recentemente appresa che accadde durante lo svolgimento delle Olimpiadi del 1968 a Città del Messico nelle quali due atleti degli Stati Uniti durante la cerimonia di premiazione per la medaglia che si erano aggiudicati rivolsero al cielo i loro pugni chiusi con un guanto nero e appesero al collo le scarpe. Quello era il simbolo della lotta delle Black Panther.
Quel movimento per liberazione degli afroamericani era nato in America intorno alla metà degli anni ’60 per far cessare la pesante discriminazione razziale che vigeva in alcuni Stati degli USA e per dare una definitiva svolta sociale e far riconoscere a livello legislativo la parità dei diritti del popolo di colore.
Il successo della crescita di quel movimento era dovuto al grande impegno comunicativo di due grandi personalità: Malcolm X e Martin Luther King.
Il gesto dei due atleti di colore, Tommie Smith e John Carlos, ebbe un grosso effetto di sensibilizzazione e molti atleti dimostrarono la loro solidarietà. Purtroppo i tempi non erano ancora maturi per una democratica accoglienza e considerazione all’estero delle loro idee tantoché quel gesto fu ritenuto dalle autorità inadeguato allo sport, infatti sospesero la squadra americana con effetto immediato e venne subito espulsa dal villaggio Olimpico.