MARINA GALLUCCI – Venerdì 13 dicembre 2019, presso la sede del Liceo Scientifico “E. Majorana“ dell’Istituto Superiore “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca (CE), si è tenuto un incontro sull’importante tematica della lotta e del contrasto al cyberbullismo e sulla positività dell’uso consapevole della rete.
All’iniziativa, ideata dal Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Battista Abbate, ha presenziato anche il Sindaco del Comune di Sessa Aurunca, Avv. Silvio Sasso. L’evento ha voluto anche inaugurare un percorso di presentazione di tutti i lavori finali dei Progetti del Programma Operativo Nazionale che l’Istituto ha approvato e attuato nell’anno scolastico 2018/19, tra cui, appunto, “Nella rete … liberi dalla rete: uso consapevole dei social media e cyberbullismo”, nato dalla necessità di costruire percorsi di ricerca sul complesso fenomeno del cyberbullismo e di sviluppare strategie di prevenzione degli usi “aggressivi” del web. Il Preside ha spiegato, infatti, che la riflessione sul cyberbullismo e sull’uso consapevole della rete è un’opzione necessaria e non rinviabile per la scuola, intesa sia come istituzione formativa, sia come comunità radicata su un territorio.
Il progetto si è svolto in 60 ore di lezione tenute in orario pomeridiano in parte dalla Prof.ssa Lucia Galdieri, esperta in discipline sociali e psicologiche, in parte dal Prof. Carminantonio Perrotta, esperto in informatica e uso consapevole della rete; tutor d’aula per tutto lo svolgimento del percorso è stata la Prof.ssa Giovanna Santangelo.
Gli alunni che vi hanno partecipato sono: Desireè Flibotto, della Classe IIIA Classico; Francesco Corrupato, Giovanni De Camillo, Simone Di Petrillo, Marco Fiorillo, Manuel Migliozzi, Francesco Toraldo, della Classe IIIA Scientifico; Sara Basile, Sara Boccino, Simone Bruno, Angelo Buttino, Domenico Composto, Christian Fava Passaro, Agostino Fracasso, Matteo Pacifico, Luca Riccio, Felice Sciaudone, Daniele Sullo, Luca Sullo, Valentina Verrengia della Classe IIIE Scientifico. Facendosi portavoce per tutti, alcuni studenti hanno spiegato che le attività svolte nel corso del progetto li hanno condotti a un’approfondita riflessione su numerosi e gravi episodi di cyberbullismo che vedono per attori e vittime adolescenti e preadolescenti e all’acquisizione di un atteggiamento critico a riguardo; essi hanno poi illustrato il lavoro svolto avvalendosi di presentazioni realizzate con il programma Power Point e con l’innovativa applicazione CoSpaces EDU. Si tratta, nello specifico, di una piattaforma educativa che consente di creare spazi virtuali e ambienti 3D per realizzare svariate attività: raccontare una storia, allestire una mostra, ideare infografiche, costruire modelli tridimensionali di oggetti, riassumere ciò che si è fatto, presentare una situazione e/o un contenuto, come hanno chiaramente spiegato le quattro allieve del Nifo, Sara Santini e Anna Torcicollo del Liceo Classico, Adelaide Di Caprio e Benedetta Scarnecchia del Liceo Scientifico, che, guidate dalla Prof. ssa Galdieri, dal 28 al 30 novembre scorsi avevano partecipato nella capitale al laboratorio “SteAm (Science, Technology, Engineering, Art & Mathematics) 4Her_SteAm Reality”, una vera e propria maratona di co-progettazione tutta al femminile basata proprio sull’utilizzo di CoSpaces EDU. Le studentesse hanno sottolineato che la straordinarietà dell’applicazione risiede nel fatto che essa consente di costruire gli elementi e gli ambienti virtuali di apprendimento che poi si andranno a esplorare e a condividere: in tal modo gli allievi non sono più semplici fruitori, bensì costruttori del percorso di conoscenza.
E sul concetto di costruzione del sapere si è soffermato anche il Prof. Salvatore Giovanni Marino, che di lì a poco ha illustrato i criteri di creazione di una biblioteca digitale e ha quindi messo in evidenza un altro utilissimo aspetto dell’uso consapevole della rete.
L’insieme di tali interventi mostra ancora una volta come il Nifo sia attento alla formazione completa dei suoi alunni: “Preso atto che ci si trova di fronte a una generazione di alunni che considerano i personal devices non un mero strumento di comunicazione, bensì una vera e propria estensione di sé, si cerca di educarli all’uso equilibrato e funzionale degli stessi e della rete, cogliendone appieno gli aspetti positivi e ovviando con consapevolezza agli aspetti negativi”, ha sostenuto con decisione il Dirigente Scolastico.