Di Diego Balduzzi   Per questa edizione del giornalino scolastico abbiamo deciso di intervistare il Professor Ragni, coordinatore di PON, Open-Day e dei Campus, insomma dei progetti dell’orientamento nelle scuole, ponendogli alcune domande riguardo ai progetti che il Meneghini propone agli studenti.  

• Come gestisce tutti questi progetti?

“Riesco a gestire questi progetti grazie ai supporti multimediali, che facilitano gran parte del lavoro, ovviamente avendo pazienza quando si presentano dei contrattempi e infine ma non per importanza, grazie alla collaborazione con gli studenti.”

• Come influiscono sugli studenti questi progetti?

“Sono occasione di grande maturazione, soprattutto per lo sviluppo delle competenze trasversali come il sapersi organizzare e relazionare con altre persone, inoltre permettono si svecchiare le modalità didattiche tradizionali che sono essenzialmente trasmissive, ed incrementano la possibilità di creare rapporti interpersonali e di imparare a lavorare in un team.”

• Quanto ai PON, cosa sono e perché vengono proposti?

“Grazie ai fondi dell’Unione Europea la scuola ha la possibilità di ampliare la propria offerta formativa, introducendo attività pomeridiane che permettono agli studenti di apprendere competenze che normalmente non verrebbero mai affrontate in orario curricolare.”

• Perché si dovrebbe partecipare all’orientamento?

“La presenza studentesca in occasione di attività di orientamento è fondamentale in quanto possono dare una testimonianza diretta dell’ambiente scolastico e delle attività che i ragazzi di terza media potranno affrontare scegliendo il Meneghini.”  

• I progetti stanno soddisfacendo le aspettative?

“Come docente sono molto soddisfatto della partecipazione e della collaborazione che ho trovato nei ragazzi. Voglio segnalare in particolare le attività di HACK che ho avuto modo di seguire accompagnando piccoli gruppi di studenti a Bormio, Brescia e Breno che hanno sicuramente lasciato il segno nei ragazzi coinvolti.”   In conclusione il professore vuole ricordare che i progetti vengono riproposti ogni anno con maggiore sostegno e incentivi; in funzione di ciò, sottolinea la necessità di un rinnovamento dell’impostazione scolastica e didattica generale, che andrebbe promosso anche a livello ministeriale.