–di Flavia Bucci-Pierluigi Aiese- Ludovica Masiello ID–
Lettera a Luca
Caro Luca,
ti scrivo perché ho saputo tutto quello che hai fatto al povero Mario! Ma tu veramente credevi di conoscerlo? Sua madre è sparita, suo padre pensava sempre a se stesso ed al suo lavoro e lui viveva praticamente solo con la signora Margherita. Mario era un ragazzo molto intelligente ed in cerca solo di un po’ di affetto. Nei suoi occhi ogni mattina c’era terrore e spavento al pensiero di incontrarti… Tu lo hai preso di mira, lo hai scelto come tuo bersaglio, ma perché? Che divertimento provavi nel fargli tutti quei dispetti? Ti sei reso conto che i tuoi comportamenti hanno causato la morte di un povero ragazzo? Hai spezzato il cuore alla sua famiglia ed anche la tua vita ormai è distrutta! I tuoi genitori sono molto delusi da te e adesso verrai punito e forse addirittura passerai un periodo in carcere. Alla tua età il divertimento doveva essere ben altro: giocare a pallone, uscire con gli amici, fare gare di videogames…invece il tuo passatempo preferito era prendere in giro Mario e metterlo in ridicolo davanti a tutti. Ci sono molti ragazzi che hanno vissuto la tua esperienza ma poi hanno capito di aver sbagliato, sono cambiati e adesso vivono una vita bellissima e sono delle persone splendide.
Ti auguro che anche tu possa cambiare e seguire una strada diversa da quella che hai percorso fino ad ora…ci vuole tanto impegno ma ci puoi riuscire!
Flavia
Lettera a Mario
Caro Mario,
sin da quando ho letto la difficile storia della tua vita, ho appreso che tu avevi degli “amici” che ti trattavano veramente molto male, ma non solo loro, anche la tua famiglia non ti ha trattato come doveva.
La tua mamma, quando eri ancora un bambino ti ha lasciato solo, mentre tuo padr, un ingegnere importante che teneva molto al suo lavoro, non ti pensava abbastanza e non ti ha mai dato quelle attenzioni che avrebbe dovuto avere un ragazzo della tua età, soprattutto con una brutta storia alle spalle, perchè era troppo impegnato con la sua attività.
Tu eri un ragazzo molto fragile, purtroppo hai avuto la sfortuna di conoscere un bullo che ha cambiato totalmente la tua vita: LUCA CARUSO, di lui se ne possono dire ben poche di cose belle, per colpa dei suoi genitori, che non sono stati in grado di educarlo.
Sei stato vittima di bullismo, una delle cose più brutte che esiste nel mondo dei giovani, non sei stato capace di confessare nulla, tenendo tutto dentro di te e quando i tuoi amici hanno confessato ciò che era accaduto, era oramai troppo tardi, ti sei lasciato andare.
Ti auguro di continuare a correre tra gli angeli della tua età e di avere almeno nell’aldilà una vita migliore.
Un caro saluto
Pierluigi
Lettera a Fabiana
Ciao Fabiana,
sono molto addolorata per la triste e precoce scomparsa del tuo compagno di classe Mario. Purtroppo noi ragazzi moderni viviamo in un’epoca in cui tutto è basato sull’apparire: l’apparire belli e perfetti, l’apparire simpatici e popolari; anzi se non rispetti questi canoni sei considerato uno “sfigato” e di conseguenza oggetto di derisione.
Credo che anche tu sia stata influenzata da tutto ciò tanto che di Mario non ti sei mai accorta; non ti sei accorta della sua sensibilità, del suo buon cuore, della sua intelligenza e bravura ma, ti sei accorta invece di Luca, il bullo di turno, quello che con le sue bravate riesce a mettersi in mostra e semmai l’hai subito considerato un grande vincente.
Ma l’hai capita la differenza che c’era tra i due ragazzi? Oppure ti sei solo soffermata su valutazioni superficiali?
Da come ho capito anche tu pensi solo ad apparire popolare e superficiale.
Bastava anche una semplice amicizia tra te e Mario per far andare le cose diversamente. Se solo gli avessi parlato, se solo gli avessi dato alcuni consigli, gli avresti potuto dare quella forza di cui aveva bisogno e sicuramente il povero ragazzo non si sarebbe sentito cadere il mondo addosso.
Sai a volte basta una parola per farti sentire meglio e vedere il mondo non più in bianco e nero ma a colori.
A quanto pare però, tu hai preferito bloccarlo al cellulare e rompere ogni contatto con lui.
Potevi anche dire a Luca di smetterla, di non perseguitare più il povero Mario e lasciarlo in pace, ma tu hai preferito essere egoista e pensare solo alla strada più comoda da prendere. Posso capire che il tuo atteggiamento forse è servito per non alimentare speranze nel cuore di Mario ma, credimi, per come lui si è sentito credo sia stato l’inferno, abbandonato da tutti e da tutto, in una parola si è sentito “solo” e nella sua solitudine ha commesso quel gesto tanto terribile ma anche tanto “liberatorio”.
Spero tanto che in futuro tu possa guardarti allo specchio ed essere fiera di te stessa perché, adesso, di fiero non vedo proprio nulla.
Ti ringrazio per aver letto la mia lettera e spero ti faccia riflettere.
Saluti
Ludovica