Negli ultimi anni sembra che la regione Puglia sia una delle mete favorite dai turisti di una buona parte del mondo. Le riviste di settore arricchiscono le proprie pagine con le foto dei paesaggi marittimi del Salento; con i colori vivaci degli ingredienti semplici della cucina pugliese; con il candore dei monumenti medievali, o le forme esuberanti del barocco leccese; con il luccicore dei vasi a figure rosse o nere provenienti dalla Grecia o dalla Magna Grecia.
Chi abita questo territorio è così abituato ad avere, ad esempio, in garage un accesso ad una tomba ipogeica del IV sec. a.C., o ad avere la finestra dell’ ufficio proprio di fronte ad una maestosa cattedrale romanica, che non fa più caso a tutti i frammenti di bellezza in cui rischia quotidianamente di inciampare.
Capita quindi anche che in una città ricchissima di testimonianze storiche e artistiche come lo è la città di Bari, siti come quello del Complesso architettonico di Santa Scolastica passino del tutto inosservati. Il complesso è a proprio di fronte uno dei varchi di accesso al porto turistico di Bari. Quasi quotidianamente quel varco è attraversato da decine di Bus turistici, che dalle banchine di attracco delle navi da crociere trasferiscono turisti verso Bari vecchia e i suoi cuori liturgici, quello della cattedrale e della basilica di San Nicola. Tutti passano davanti al bastione cinquecentesco che racchiude il complesso di Santa Scolastica, ma a nessuno sembra che interessi “espugnarlo” e visitarlo.
Il bastione fu costruito tra il XV e il XVI secolo quando la città di Bari divenne sede del ducato di Bona Sforza, la quale dotò di strutture militari più appropriate le antiche mura medievali che circondavano la città. Quel bastione fu costruito sull’aria interessata da alcuni complessi monastici risalenti a epoche più antiche, come la stessa chiesa altomedievale di Santa Scolastica, la cui pavimentazione è stata riportata alla luce durante i lavori di scavo e di recupero di tutto il complesso. In realtà visitare questo luogo significa effettuare un vero proprio viaggio nel passato attraverso le varie testimonianze di scavo rinvenute su quote di calpestio diverse. Ad esempio proprio accanto alla pavimentazione di Santa Scolastica vi sono più in basso i resti delle capanna risalenti all’età del bronzo, così come sono conservati numerosi reperti in teche modernissime: materiale di ceramica, gioielli, pezzi di armatura, risalenti a diverse età, da quella del bronzo alla conquista romana avvenuta intorno al III sec. a.C. Un viaggio nel tempo che sembra svolgersi a mezz’aria, sospesi tra la nostra attualità fatta di tecnologia e conoscenze sopraffini e l’attualità degli uomini del passato fatta di terra, ceramica impastata e pietre tagliate sapientemente. A rendere ulteriormente più forte questa sensazione dell’essere a mezz’aria contribuiscono le passerelle di vetro: una soluzione a cui ricorrono sempre più spesso i restauratori di questi tempi proprio per evitare di perdere quel contatto visivo con il passato.
Insomma il Complesso di Santa Scolastica può essere considerato uno dei luoghi chiave per comprendere l’evoluzione storica e artistica di Bari, ma più in generale di tutto il territorio della Puglia. Un luogo peraltro periodicamente impreziosito da mostre provvisorie, con installazioni di arte contemporanea in un dialogo continuo tra contemporaneità e antichità.