di Alessio Ingrosso –
Il 16 di ottobre, a Lecce, si è svolta la giornata Nazionale del cane guida, organizzata dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), alla quale ho partecipato.
I cani guida sono utilizzati dalle persone non vedenti o ipovedenti e diventano i loro occhi, aiutandoli a superare tutti gli ostacoli. Nel tempo, fra i due, si instaura un legame molto profondo.
Il più delle volte, il cane scelto, è un pastore tedesco, un labrador o un terranova. Ma non basta la razza per diventare un buon cane guida, servono alcune doti specifiche, come camminare al guinzaglio con una corretta andatura, abituarsi ai locali e ai mezzi di trasporto pubblici, non essere innervositi da rumori ecc.
Per questo, prima di diventare una guida per i non vedenti ed essere affidato loro, il cane segue un lungo percorso di educazione con personale specializzato e il non vedente. Ingredienti fondamentali per una buona preparazione sono affetto, sinergia e impegno. L’addestramento ha un costo elevatissimo, fino a 15.000 euro per un solo cane e tempi molto lunghi. Il numero dei cani guida è molto basso in confronto a quello delle persone che ne dovrebbero usufruire, infatti in Italia si contano circa 360.000 ciechi assoluti e 1.500.000 di persone con problemi di vista gravi. In tutta Italia esistono solo 5 strutture abilitate all’addestramento: 1. Il centro Helen Keller di Messina. 2. La scuola di Scandicci. 3. Il servizio Cani Guida a Limbiate (Mi). 4. L’associazione Puppy Walker di Selvazzano. 5. Il centro di addestramento di Campagnano (Rm).
A Lecce, la giornata è incominciata alle 9, presso la sede dell’UIC, dove erano presenti diverse figure importanti quali Gino Iurlo e Salvatore Peluso rispettivamente presidente regionale e provinciale dell’Uici. Otto cani guida con i loro proprietari, provenienti da tutta la regione e diversi interessati. All’iniziativa hanno partecipato anche una classe di una scuola primaria e una classe III del liceo artistico, i quali ci hanno guidato lungo un percorso per il centro storico di Lecce. I ragazzi ci hanno dato informazioni su diversi monumenti quali Porta Napoli, il Duomo e Santa Croce. Particolarmente interessante è stata la tappa al Museo Diocesano, dove abbiamo potuto toccare con mano una riproduzione del rosone di Santa Croce. In Piazza S. Oronzo era presente uno Stand per far riflettere sull’importanza di questo fedele compagno e per sensibilizzare i cittadini alle discriminazioni che a volte subiscono i non vedenti. Non tutti infatti si rendono conto che il cane guida è fondamentale per il non vedente e non gli si dovrebbe vietare l’accesso in nessun locale. La giornata si è conclusa con il pranzo presso un ristorante del centro, dove ho potuto approfondire la conoscenza dei cani e dei loro proprietari.
Roberto, cieco assoluto è il proprietario di Pippo, un labrador marrone scuro. Stefano, un ragazzo sui 35 anni, era accompagnato da Lapo. Antonella invece, una donna sui 40 anni si muoveva tranquillamente con Thor, il suo cane di due anni e mezzo. E poi ho conosciuto Ivana, che aveva lasciato a casa il suo cane guida perché ormai in pensione. Vorrei dire grazie a tutti i cani ed ai loro proprietari per avermi fatto capire quanto sia importante avere un amico a quattro zampe che aiuti a muoversi con facilità.