di Arianna Vario – La Sicilia e Trapani, da sempre crocevia di culture e popoli, ancora oggi si caratterizzano come punto di passaggio obbligato nei flussi migratori che investono la Sicilia partendo dal Maghred verso il nord Europa. Oggi. 16 ottobre, presso l’aula magna del liceo Rosina Salvo, sede di via Marinella, si è tenuto un incontro organizzato dai docenti coinvolti nel progetto Pon Potenziamento della Cittadinanza europea “Flamingo songs”, Moduli: Afro e Xenìa afro-europea (dal greco antico ξενία (xenia) e significa essere “ospitale [verso gli stranieri]”). Obiettivo dell’incontro è creare un’Europa aperta all’inclusione piuttosto chebasata su xenofobia, razzismo, rifiuto dell’altro; da qui il titolo del progetto “Tu, Io, Noi, per un’accoglienza consapevole”: fondamentale, infatti, nella realtà odierna il superamento dell’individualità per giungere al collettivo immedesimandosi negli uomini, nelle donne, nei bambini in cerca di un futuro roseo. Inoltre, l’evento ha dato modo di riflettere sul significato di “accogliere l’altro”, attraverso le esperienza e gli elaborati fotografici degli alunni del suddetto modulo realizzati insieme al fotografo Salvo Titone che ha curato l’approccio fotografico con il supporto artistico della Prof.ssa Francesca Scalisi. Hanno, inoltre, contribuito alla realizzazione i docenti Nathalie Joubert, Emiliana Montera e Salvatore Vultaggio, che è stato anche il moderatore del dibattito tra ragazzi e Marco Rizzo (giornalista e sceneggiatore di fumetti, premiato come migliore sceneggiatore italiano per il libro-fumetto “Salvezza” e che ha pubblicato di recente insieme a Lelio Bonaccorso : Casa nostra … Cronaca di Riace) e Francesco Bellina (fotoreporter segnalato più volte dal World Press Photo Joop Swart Masterclass, impegnato a raccontare attraverso il prisma dell’occhio fotografico “l’altro” e per riflesso “Noi”). Rossella Genova della 5°D e Giacoma Di Martino della 4°B si sono contraddistinte per le loro grafiche realizzate rispettivamente per lo spot e per il logo del progetto.
Nel corso del dibattito, che ha suscitato l’interesse di tutti i presenti, sono state mostrate riprese realizzate dai due ospiti Rizzo e Bellina nel bel mezzo di soccorsi in mare e nel deserto mostrando, con foto esaustive, la realtà nuda e cruda che si vive in queste tragiche situazioni .
L’antropologo italiano Francesco Remotti nella sua opera “Contro l’Identità” ci spiega come l’identità collettiva fin dall’antichità fosse indispensabile per la sopravvivenza della specie in quanto servisse agli uomini del tempo per riconoscere chi fosse diverso da uno schema condiviso socialmente: da ciò la suddivisione riguardo la carnagione, la lingua, l’orientamento sessuale, politico e religioso. Oggi, questa rigidità è ampiamente superata in quanto non è più funzionale per le risposte ai bisogni del singolo, della collettività e della società, anche se, talvolta, nei singoli individui notiamo atteggiamenti nevrotici che davanti alla realtà crollano inesorabilmente. Al giorno d’oggi, viviamo in una società basata sulla fiducia reciproca in un sistema economico internazionale e correlata all’economia dei singoli Stati che dovrebbe garantire in sicurezza la libera circolazione di persone. D’altronde il luogo in cui si nasce è del tutto casuale, la differenza sta nel modo in cui si agisce.