a cura di C. D’Errico –
Il corso del Lions Quest , mirato alla prevenzione primaria del disagio giovanile e delle devianze e allo sviluppo delle competenze socio-emotive dei bambini della scuola Primaria induce l’acquisizione di abilità relative a quattro aree principali: responsabilità, capacità di giudizio, autodisciplina, rispetto per se stessi e per gli altri, includendo i requisiti per lo sviluppo delle competenze sociali ed emotive definiti da CASEL: consapevolezza di sé, consapevolezza sociale, capacità decisionali, capacità relazionali.
Il corso ha visto la partecipazione di 26 docenti dell’IC Assisi 2, di Bastia D.D. e del Convitto Nazionale “Principe di Napoli” nella formula di 17 ore di full immersion nei giorni 26/27/28/09/2019.
La fase introduttiva e quella conclusiva hanno visto l’intervento del Dirigente Scolastico Grassi Chiara, del presidente Lions Quest sezione di Assisi dott.ssa Siena Debora e di Laura Calzibelli , Officer Service del Lions di Assisi.
Formatrice del corso la dott.ssa Stefania Schiesaro del Lions Quest che attraverso la sua carica dirompente e travolgente ha accompagnato i docenti in questa nuova avventura.
Inutile dire quanto è stato faticoso seguirlo in parte al termine delle giornate lavorative e per 11 ore nella sola giornata di sabato 28, una calda giornata settembrina, invece vorrei sottolineare quanta ricchezza ed emotività si è respirata. Per 17 ore ci siamo messe in gioco, trasformandoci in allievi rumorosi, impertinenti, scoprendo che in situazioni scolastiche è veramente difficile rispettare la regola del silenzio. Forse in questi giorni abbiamo compreso quanto può essere insopportabile per i nostri alunni seguire le fasi di una giornata scolastica, soprattutto se questa non è intervallata da momenti che prevedano interazioni socio- emotive. In tanti anni di professione non ho mai vissuto un corso di formazione così divertente, così profondo che tra le tante cose consentisse veramente di conoscere persone nuove, consolidasse rapporti già in crescita, liberasse emozioni ed energie positive e quella che può essere la tua vera natura. Attraverso fasi di accoglienza, presentazione di titoli ed obiettivi, di pratica, di sintesi e di chiusura con giochi energizzanti e momenti di meditazione e di riflessione, ci siamo lasciate condurre in questo grande progetto di cui siamo state contemporaneamente protagoniste e narratrici, fruitrici mai passive.
Mi sono soffermata su di una frase che Stefania ha lasciato scritto su un cartellone : “E’ impossibile attraversare il mare restando a guardare l’acqua” e ho riflettuto sul suo commento: “Chi decide di frequentare questi corsi ha deciso di bagnarsi i piedi” e non ho potuto fare a meno di pensare che con i piedi bagnati non è possibile non sporcarsi di sabbia; il diritto a sporcarsi è strettamente legato alla sensazione di libertà e al contesto naturale e ogni divertimento, ogni crescita sono connessi alla spontaneità e la spontaneità alla creatività; sviluppando queste capacità emergeranno le emozioni.
Ci siamo salutate con un momento intenso: ciascuno di noi vagava, a suon di musica, nell’aula che ci ha accolto, con un foglio incollato sulle spalle e un pennarello tra le mani. Ci si fermava e si scriveva liberamente un pensiero, una parola. Nessuno sa chi ha scritto di te su di te, ma tutte sappiamo che quella parola che hai letto è frutto di spontaneità e di emozione provate. Ognuna di noi è tornata a casa con un tesoro, un tesoro che abbiamo portato sulle spalle ma che resterà per sempre nel cuore. Da lunedì ci guarderemo e ci chiederemo: chissà se sei tu che mi ha regalato quella piccola perla perché, nel tesoro che mi sono riportata a casa, sicuro c’è anche la tua.
La voglia di regalare un piccolo grande tesoro ai nostri alunni, quale la resilienza, ci spingerà piano piano ad impegnarci a sviluppare questo “progetto per crescere”, per crescere insieme.