di Maria Sanclemente – Il 26 giugno, alle ore 21,00 circa, nello spazio esterno retrostante la sede centrale di via Marinella, un gruppo di alunne e di alunni ha portato in scena la famosa tragedia di Euripide. Momento conclusivo del progetto “ Teatro greco : esperienza individuale e collettiva”, finanziato dal “Piano triennale delle arti” del Miur, l’evento ha attratto numerosi spettatori, tra docenti, alunni e genitori; erano presenti naturalmente la dirigente, prof.ssa Giuseppina Messina, e i professori che hanno coordinato il progetto, Roberta Esposito, Francesca Scalisi e Salvatore Vultaggio.
L’opera, rivisitazione in chiave moderna dell’omonima tragedia, ha raggiunto momenti di pathos altissimi , diffondendo una forte emozione tra il pubblico soprattutto alla scena del lamento straziante di Medea che,abbandonata dal marito Giasone per “ un letto migliore”, ordisce una vendetta tremenda contro il marito, uccidendo i propri figli e negandogli così l’autorità paterna. Un’eroina, Medea, tragicamente moderna, una donna appassionata e lucida, capace di un rigoroso e severo controllo intellettuale.
Bravissima la protagonista, Medea, Marika Romano, dotata di una voce forte e calda, capace di “rivitalizzare” gli animi; con lei, Vincenzo Tartamella, abile interprete di Creonte, Riccardo Mazzara, Giasone, Arianna Vario, il messaggero,e il resto delle ragazze che costituivano il coro. Bravissimo il regista Mario Pastore che è riuscito a far emergere delle originali abilità teatrali nei ragazzi, sicuramente alla prima esperienza scenica. Grazie anche alle scenografe che hanno contribuito a creare un’atmosfera incantata ed carica di tragicità.
Il penultimo appuntamento, pochi giorni fa’, aveva portato la nostra troupe a Siracusa ad assistere alla “ Elena” di Euripide, anche questa un’esperienza preparatoria e sicuramente da ripetere.