All’ interno della nostra scuola, da molti anni, le docenti propongono ai ragazzi delle attività pomeridiane, di ampliamento dell’offerta formativa, tra cui il progetto Biblioteca. Questa iniziativa entusiasma molto gli alunni anche se, ancora per molti , al giorno d’ oggi , leggere un libro sembra quasi una punizione, dato che oramai gli “ aggeggi” elettronici stanno prendendo il sopravvento. Per questo, alcuni purtroppo hanno dimenticato com’è leggere un libro e non riescono a comprendere il potere delle parole. Come funziona questo progetto? Dopo che l’ insegnante ha scelto il libro da leggere, si dà inizio alla lettura non stop . Quest’anno sono stati scelti due libri : uno per le classi terze, “Un ragazzo normale” di Lorenzo Marone, e uno per le classi prime e seconde, ” I ragazzi hanno grandi sogni” di Alì Ehasani. Circa cento alunni, suddivisi in cinque gruppi, seguiti da dieci docenti, si incontrano un pomeriggio a settimana per leggere, commentare e condividere pensieri sulle pagine del libro. Al termine della lettura, essi avranno l’opportunità di conoscere l’ autore, che racconterà la sua storia dal vivo e potrà rispondere alle domande che gli porgeranno gli alunni. Il progetto ha avuto inizio il giorno 13/02/2019 ed in quell’occasione gli alunni hanno risposto alla fatidica domanda “
Perché leggere?”. In molti hanno risposto che per loro leggere è soltanto un passatempo , ma per altri , leggere significa
“imparare nuovi vocaboli , immedesimarsi nella vita di altre persone , conoscere nuove storie e aprire la mente” . Le professoresse hanno proposto agli studenti due immagini: la prima raffigurava un libro sotto un muro di Jorge Mendez Blake, un’ immagine di grande effetto che ha fatto capire ai ragazzi l’importanza della lettura nel superare ogni barriera; l’uomo innalza muri, il libro crea discrepanze, li abbatte. L’ altra era una vera e propria fotografia in bianco e nero, scattata ai tempi della seconda guerra mondiale, che raffigurava degli uomini mentre leggevano un libro in una biblioteca e fino a questo punto niente di strano. Ma, osservando meglio l’ immagine, c’era un dettaglio molto importante, non trascurabile. Si notava, infatti, il soffitto dell’ edificio crollato sicuramente a causa di una bomba, ma la cosa spettacolare , quasi sovrumana , era la serenità di questi uomini nell’intento o di leggere o di scegliere un libro, dimenticando l’orrore e la crudeltà intorno a loro. Quest’ immagine si chiamava “Holland House”, 1940.
Successivamente sono state citate frasi di Massimo Recalcati: “
La vita è i libri”, i libri sono la vita perché aprono la mente verso nuove rotte ed emozioni. “
Il libro è un coltello “ perché taglia la nostra vita in un prima e un dopo, cioè noi prima di leggere un libro e noi dopo averlo letto, non rimaniamo mai uguali a noi stessi. Nelle lezioni successive si è iniziato a leggere il libro e a conoscere Alì Eshani. Egli è nato nel 1989 a Kabul . Persi i genitori , all’ età di soli otto anni , è fuggito dall’ Afghanistan con il fratello , in cerca di una nuova casa e un futuro migliore. Dopo un lunghissimo viaggio, arriva a Roma, dove trova una casa, si laurea in Giurisprudenza e lavora come insegnante; e così Alì trova il suo posto nel mondo. Lui pronuncia queste parole: “
UNA COSA NELLA VITA L’ HO IMPARATA : che niente è uguale ; e anche se uno è partito indietro come me , non è scritto da nessuna parte che debba arrivare ultimo”. Alì è arrivato in Italia attaccato sotto un tir e lui, con l’ ingenuità di un bambino , pensava che i cittadini gli avrebbero dato un letto e un pasto caldo , come gli aveva indicato il fratello metaforicamente dicendo“
Noi siamo come gli uccelli, possiamo andare dove vogliamo” . Non fu proprio così , ma comunque , incontrò un suo “amico” che gli diede delle coperte per dormire. Quella prima notte, però, non era tranquillo perché nella sua testa passavano mille domande riguardanti il suo futuro . Davanti a lui si aprirono due strade , quella della delinquenza e quella dello studio e dell’ impegno . Lui, da bravo ragazzo, scelse la strada giusta e si impegnò a studiare fin a quando è riuscito a laurearsi. Frequentando comunque ragazzini immigrati come lui , che avevano intrapreso la strada della delinquenza , egli notò che loro si arricchivano sempre più e invece
lui ,pur seguendo la strada giusta, non stava facendo progressi. In seguito, però, quei suoi amici finirono in carcere per traffico di droga e rapine e, allora, si rese conto che stava facendo la cosa giusta e che i risultati sarebbero prima o poi arrivati . Quella di Alì Ehsani è una storia esemplare, che ha portato i ragazzi a riflettere su tanti aspetti della vita, a dare più valore alle loro vite. Sempre citando Recalcati si è conclusa questa meravigliosa esperienza:
“ Il libro è un mare” su cui c’è poco da dire , il libro è un mare di emozioni, pensieri, sentimenti, parole da cui è piacevole farsi trascinare….
Alice Sasso classe IG
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