“Guida tu stesso la tua canoa, non contare sull’aiuto degli altri. Tu parti dal ruscello della fanciullezza per un viaggio avventuroso; di là passi nel fiume dell’adolescenza; poi sbocchi nell’oceano della virilità per arrivare al porto che vuoi raggiungere. Incontrerai sulla tua rotta difficoltà e pericoli, banchi e tempeste. Ma senza avventura, la vita sarebbe terribilmente monotona. Se saprai manovrare con cura, navigando con lealtà e gioiosa persistenza, non c’è ragione perché il tuo viaggio non debba essere un completo successo; poco importa quanto piccolo fosse il ruscello dal quale un giorno partisti.“ (R. Baden-Powell)
Citiamo il fondatore dello Scoutismo, per conoscerlo meglio anche attraverso le risposte di Giosuè, uno dei nostri giovani “giornalisti”, da poco parte di questa splendida associazione.
Da quanto fai parte della grande famiglia Scout? – Da gennaio 2019
Ti piace frequentarli? – È molto bello frequentare questa “big family”
Ti sei sentito subito parte del gruppo? –No, all’inizio ero molto timido e non esprimevo nessuna opinione, invece adesso sono diventato “esplosivo” e pieno di felicità in tutto quello che faccio, come il mio capo squadriglia Gabriel.
Quanto eri emozionato il giorno della Promessa? E qual è? – Ero molto emozionato, infatti non ho saputo dire molto bene la promessa che è: “
Con l’aiuto di Dio, prometto sul mio onore di fare del mio meglio per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge Scout.”
Qual è il significato del Saluto? -Il saluto va fatto portando la mano destra all’altezza delle spalle, l’indice, il medio e l’anulare tesi e uniti, il mignolo ripiegato sotto il pollice, il palmo rivolto in avanti. Il saluto ricorda la forma del giglio e del trifoglio, quindi i tre punti della Promessa. Il pollice che è piegato sul mignolo è inteso come l’attenzione che lo Scout deve sempre avere verso gli altri, in particolare verso i più deboli e coloro che sono in difficoltà.
Come vi organizzate quando fate le uscite? – Ci incontriamo il giorno prima per caricare su un camion tutte le tende e i materiali che serviranno al campo, nei giorni fuori casa. Il campo Scout serve a sperimentare la vita dell’esploratore, all’aperto; ma anche a formare il carattere.
Com’è essere parte del gruppo essendo “novizio” , cioè del primo anno? – Il primo anno per lo Scout è il più complicato, perché gli è comandato di svolgere i lavori anche complicati e…poco puliti, come ad esempio la pulizia del campo…
Grazie per la tua testimonianza, Giosuè!
Giosuè Netti
Francesco Roberto
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