Per IDROCOLTURA si intende una tecnica di coltivazione fuori suolo: la terra è sostituita da un substrato inerte, come la ghiaia. La pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva composta dall’ acqua e dai minerali necessari per la sua crescita. La nostra torre idroponica, fornitaci dal “FAU FESTIVAL” di Putignano, è stata costruita, per quanto riguarda la parte attiva, interamente in materiale plastico fabbricato da una stampante 3D. La parte superiore, quella dove sono contenute le piante, è formata da piccoli vasetti triangolari che contengono ghiaia, che funge da terreno sterile, e i vegetali che si desiderano coltivare. La particolarità di questa torre è che le piantine non mettono radici nel terreno ma in sassolini presi da spiagge della zona di Polignano. La parte inferiore è quella che mette in funzione l’intero apparato di irrigazione, formato da una cisterna che contiene l’acqua e che è dotata di un display per monitorare i parametri vitali delle piante e i livelli di sostanze minerali contenuti nella soluzione nutritiva. La nostra torre utilizza acqua ricca di minerali : è acqua dolce all’ apparenza inutilizzabile perché sporca: la prendiamo dall’ acquario di alcuni nostri compagni e la cambiamo regolarmente. Essa viene “purificata” dalle piante, che ne prelevano le sostanze nutritive. L’ idea di mettere una Torre Idroponica nella nostra scuola è stata del professor Maurizio Verdolino ed è stata realizzata, insieme con la nostra professoressa, Giuseppina Vancheri, da Vincenzo Netti, agricoltore putignanese, durante un progetto estivo con noi ragazzi.
La struttura è stata costruita interamente con materiale riciclato ovvero con tappi di bottiglia, fusi, per creare il filamento da inserire nella stampante 3D, che ha materializzato il progetto. La torre è formata da 3 piani, incastrati tra loro , ognuno costituito da 3 vasi di forma conica. Alla base è presente un contenitore per l’ acqua, che viene prelevata da una pompa e portata fino in cima, da dove viene poi distribuita nei coni attraverso 3 tubicini. La pompa è funzionante grazie ad un circuito elettrico collegato al display che mostra i parametri vitali delle piante; per adesso può fare solo questo ma in realtà potrebbe svolgere molte altre funzioni.
Noemi Caracciolo, Roberta Palmisano,
Benedetta Quaranta, Francesca Sallustio
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