Oggi, i ragazzi di età compresa tra i 10 e i 17 anni sembrano “schierarsi” tutti dalla parte dei telefonini e trascurano i i libri, che vengono letti sempre meno. Ogni giorno, ragazzi di ogni parte del mondo hanno lo sguardo fisso sugli smartphone: giocano, chattano, fanno scherzi ai loro amici, guardano video spesso sciocchi o inutili. Benché connessi, si isolano dal mondo reale; invece di parlare per davvero, dialogano in mondo virtuale. In questo modo non conoscono le emozioni e le reazioni dei propri interlocutori, il suono della loro voce, le loro abitudini quotidiane.Ma…questi strumenti elettronici rischiano davvero di mandare per sempre i libri in soffitta? Il mondo dei libri non ci sta e “rapisce” i lettori per portarli in mondi fantastici: come quello di Pinocchio; di Harry Potter; o degli straordinari viaggi di Gulliver; o nelle strampalate e “stratopiche” avventure di Geronimo Stilton; o ancora, nelle atmosfere fiabesche del Gatto con gli stivali, di Aladino… Questa “guerra” fra tecnologia e libri, non ha né vincitori né vinti. La tecnologia non deve essere per forza nemica dell’ immaginazione né dell’ amicizia; deve essere uno strumento da usare in maniera adeguata ed equa.
Francesco Paolo Roberto
Emanuele Serio
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